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Concerto del Patrono a Pordenone con il
primo fagotto dell'Orchestra di Santa Cecilia


Una nuova co-produzione tra la Storica Società Operaia di Pordenone e l’Associazione musicale San Marco segna il tradizionale e atteso appuntamento con il Concerto del Patrono, che anche quest’anno festeggerà San Marco nel Duomo Concattedrale di Pordenone mercoledì 24 aprile alle 20.45, grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Pordenone, con il sostegno di ITAS Assicurazioni.

Un concerto tra repertorio classico e contemporaneo che vedrà protagonista l’Orchestra da Camera di Pordenone diretta da Alessandro Arnoldo, maestro nato nel 1989 a Trento con studi al Conservatorio di Milano e masterclass di perfezionamento con bacchette illustri quali Riccardo Muti, Gianluigi Gelmetti, Ernesto Palacio, la cui carriera è oggi in costante crescita sul podio di orchestre e al fianco di solisti di calibro internazionale.

Tra questi può essere a buon diritto annoverato Andrea Zucco, primo fagotto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma, musicista che a Pordenone eseguirà il Concerto di W.A. Mozart per fagotto e orchestra K191, un brano di non usuale ascolto che si colloca nel percorso intrapreso dall’Orchestra pordenonese verso l’esecuzione, nel tempo, di tutti i concerti per strumenti a fiato solisti firmati dal maestro di Salisburgo.

Andrea Zucco, prima parte di Santa Cecilia dal 2006, è professore di fagotto al Royal Northern College of Music di Manchester e alla Scuola di Musica di Fiesole. Precedentemente è stato membro dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, della Mahler Chamber Orchestra e della Gustav Mahler Jugendorchester. Ha collaborato e collabora abitualmente con i più famosi direttori quali Claudio Abbado, Lorin Maazel, Bernard Haitink, Daniele Gatti, Pierre Boulez, Valery Gergiev, Daniel Harding, George Prêtre.

Come solista suona un vasto repertorio che comprende, tra gli altri, i concerti per fagotto di Mozart, Bach, Vivaldi, Rossini, Villa-Lobos, Hummel, Kozeluch e il Capriccio per fagotto e orchestra di Verdi.

Mozart sarà ancora l’autore scelto per un brano di musica sacra, che metterà sul leggio il celebre “Exultate Jubilate”, nell’interpretazione del giovane soprano veneto Sara Fanin, nome oggi presente nei cartelloni dei maggiori teatri italiani, dalla Scala di Milano al Pergolesi di Jesi, a Ferrara, Treviso, Ferrara, l’Olimpico di Vicenza, il Malibran per la Fondazione La Fenice di Venezia, il Comunale di Bologna, il Verdi di Trieste, dove ha recentemente ha brillantemente sostenuto l'impervio ruolo di Zerbinetta in “Ariadne auf Naxos” di R. Strauss.

E restando nell’ambito dell’ispirazione sacra, nel concerto si potrà ascoltare la partitura contemporanea scritta dal compositore friulano Renato Miani nel 2016/17 in occasione dei 150 anni della Storica Società Operaia di Pordenone, su specifica commissione dell’istituzione pordenonese, che si lega alla città attraverso l’omaggio a “Tre immagini sacre” dipinte dal celebre pittore rinascimentale Giovanni Antonio de’ Sacchis detto “il Pordenone”: la “Trasfigurazione” della Pinacoteca di Brera; lo “Sposalizio mistico di Santa Caterina” della Basilica Santa Maria di Campagna presso Piacenza; le “Scene della Passione” nella controfacciata del Duomo di Cremona. Un trittico che la SOMSI ha deciso di riproporre per la bellezza e il fascino della musica del compositore friulano, ma soprattutto per il legame con l’artista-simbolo della Città, che proprio nel Duomo di Pordenone ha lasciato importanti segni della sua arte.

Ingresso libero al concerto, con info sul web: www.somsipn.it e www.orchestrapordenone.it, oltre che sulle pagine social Facebook e Instagram.


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