di Edoardo Gridelli
e Ugo Variola


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Tartini 250: riassunto della due giorni
di presentazioni e visite tra Pirano (SLO) e Trieste


Il progetto Interregionale Italia-Slovenia “tARTini” (https://www.ita-slo.eu/it/tartini www.tartini250.eu) grazie ai partner italo sloveni, l'Associazione Comunità Italiana di Pirano, il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, il Comune di Pirano, l'Università di Padova e sotto l'egida del CEI, Central European Initiative.

Il progetto “tARTini: “Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini” è co-finanziato dal Programma Interregionale V A Italia-Slovenia 2014-2020. La partnership progettuale ha il Comune di Pirano quale interprete principale essendo la casa natale e non solo del famoso compositore dove i suoi scritti giacciono in parte-molti sparsi da Padova a Trieste, fino a Parigi*- e che hanno cambiato il mondo di comporre e concepire la musica, gli strumenti musicali e le loro potenzialità, in primis il violino e, sempre in questa sua Casa – Museo, gli arredi e le sale ci riportano al lontano settecento.

Per organizzare simili manifestazioni è servita un'ampia partnership: di vari enti italiani e sloveni: capofila il Comune di Pirano con il Sindaco Đenio Zadkovič in una partnership composta dalla locale Comunità Italiana di Pirano, che ha la sede nella casa museo di Tartini stesso, con a capo il vice sindaco di Pirano, Manuela Rojec, lo stesso Comune il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, Università di Padova, il “Festival Internazionale di Lubiana” ed il Segretariato dell’Iniziativa Centro Europea (InCE), con Ugo Poli, che hanno lavorato negli ultimi due anni per valorizzare questo patrimonio universale realizzando la digitalizzazione delle opere di Tartini ed un nuovo percorso di turismo musicale fra Italia e Slovenia.

Si è lavorato anni, per dare valore questo patrimonio universale realizzando la digitalizzazione delle opere di Tartini ed un nuovo percorso di turismo musicale fra Italia e Slovenia.

Il risultato ottenuto è la fruibilità globale del lascito artistico, didattico, filosofico e scientifico di Giuseppe Tartini, anche quale motore di un percorso turistico capace di attrarre l’afflusso di un crescente numero di visitatori.

Il sito multilingue http://www.discovertartini.eu/ accompagna la scoperta e lo studio di Giuseppe Tartini mettendo a disposizione un archivio digitale con motore di ricerca musicale, epistolario e scritti scientifici e didattici, una guida ai luoghi tartiniani ed alle loro bellezze ed una sezione rivolta ai ragazzi (Tartini Junior). Discover Tartini è anche su FB e conta attualmente followers in 45 Paesi di tutto il mondo.”

La stessa Ente del Tutismo di Pirano-Portorese ha messo a disposizione un app “NEXTO (https://nexto.io/). 

Un altro risultato ottenuto è la fruibilità globale del lascito artistico, didattico, filosofico e scientifico di Giuseppe Tartini, anche quale motore di un percorso turistico capace di attrarre l’afflusso di un crescente numero di visitatori.

Un lavoro stupendo e seppur noi, amandolo, molte cose ci sarebbero sfuggite di questo grande compositore e teorico musicale che finalmente con questo impegnativo e costoso lavoro internazionale, questa lunga “mostra-spettacolo sui luoghi in cui visse, Pirano, Trieste, Ancona, Praga, dove oltre che partecipare attivamente all'incoronazione dell'Imperatore di Boemia Carlo VI, vi risiedette per alcuni anni, Padova e programmi musicali con ospiti del calibro di musicisti quali Salvatore Accardo che sarà a Pirano, il 26 febbraio e si esibirà in un concerto con l’orchestra Ferruccio Busoni, primo evento per ricordare Tartini che sarà seguito con altri grandi eventi musicali, manifestazioni, conferenze durante tutti i 12 mesi del 2020. 

Si doveva dare lustro a un compositore e teorico della musica antesignano e con un visione lungimirante e attualissima della composizione musicale, tanto che questo Progetto è co-finanziato perfino dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

-Vogliamo prima di parlare della nostra esperienza nella press call da loro organizzata dare un accenno alla vita del grande compositore: nato a Pirano nel 1692 la sua stessa famiglia lo voleva inserire nel mondo ecclesiastico, ma alla fine Tartini riuscì a convincer i suoi genitori per un vita in ambito universitario, scegliendo giurisprudenza. Mentre era a Padova per i suoi studi, si accorse di essere anche amante della scherma e fu tentato di intraprendere l'arte di maestro d'armi, ma sposatosi in segreto con la nipote del vescovo e cardinale di Padova, dovette fuggire, lasciando la sposa in un convento e rifugiandosi anche lui in un convento ad Assisi, innamorandosi dello studio del violino, ottenuto il perdono da parte della famiglia di sua moglie, trovò lavoro ad Ancona, nell'orchestra del teatro.

Dal 1716 in poi si trasferì a Padova ma continuò gli studi di violino con frequenti viaggi ad Ancona, e nelle Marche, trovando un lavoro fisso in quel di Padova nell'orchestra della Basilica del Santo, fermandosi poi anche per 3 anni, a Praga. Nel 1726 rientrato definitivamente a Padova, anche per motivi di salute, riuscì dopo una convalescenza ad esibire la sua musica e a tenere concerti a Parma, Bologna, Roma,Verona e Venezia. Sempre a Padova fondò nel 1728 “La Scuola delle Nazioni”, scopo della scuola di ricercare ed insegnare musica e far nascere talenti musicali. Le sue frequentazioni non si fermavano nell'ambito musicale, fu a corte di vari regnanti e frequentò- lui scienziato della “sonorità” e del suono stesso- gli scienziati più noti dell'illuminismo, Compose per l' imperatore Federico II di Prussia un concerto per flauto nel 1764 e fu maestro di cappella di corte.

Lavorò e studiò nella Cappella Antoniana fino al 1765, proseguendo ad insegnare poi fino al 1767. Primo impegno della sua vita fu comunque la cosiddette “terza e quarta nota” e la musica in generale quale studio aritmico, dedicandosi alla teoria del sistema armonico, Colpito da scorbuto in ormai età avanzata, curato da un suo allievo che lo raggiunse da Livorno, morì nel 1770 dopo appena un anno dalla scomparsa della moglie, che assieme riposano a Padova.-

Si sono iniziate queste celebrazioni per onorare Tartini , come si è detto, con questa lunga press call, che si è snodata iniziando dal Conservatorio Tartini di Trieste, dove si sono messe le premesse di questi due giorni di incontri con la stampa. E' arrivato il saluto del direttore del Conservatorio Turin, dalla Project manager piranese Alenka Babic, dalla curatrice ed insegnante di Storia della musica e Didattica della musica, Margherita Canale che ci ha presentato anche “La Tartiniana” di Luigi Dallapiccola, compositore di Pisino, che innamorato di Tartini , scrisse alcune opere tra il 1955 e1956, dichiarando apertamente che avrebbe apportato”..lievi modificazioni per determinati canoni musicali”, “echi in chiave novecentesca”.

Le “tartiniane”, in generale sono dei piccoli capolavori assoluti. Le due sorelle Snežana (violino) e Sladjana (piano) Aćimović ci hanno deliziato sia per il brano stesso e per la loro correttissima esecuzione, di una composizione che per il violino trova, e questo vale per quasi tutto quel che riguarda Tartini, una difficoltà notevole per avere una composta esecuzione, come per i più di 130 concerti per violino, e altrettante e di più sinfonie per violino e basso, le varie sonate per violino solo, le sonate per trio con due violini e basso, una ampissima scrittura musicale che non si ferma al solo violino, riprende il violoncello, il flauto il basso, e non dimentichiamoci la famosissima “Didone Abbandonata”, sonata in sol minore op. 1 n. 10 per violino e basso o il celeberrimo e unico; “Il Trillo del diavolo”, sonata per violino solo.

Dopo aver lasciato il Conservatorio triestino ci siamo tuffati nel mondo tartiniano natale: Pirano, dove la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” è proprietaria della casa natale di Giuseppe Tartini, ora museo, prendendosi cura del monumento culturale, che restaura e promuove il Museo e le sue opere, dove troviamo, in questo palazzo del settecento, oltre alla libreria, mobilia dell'epoca e il suo “Amati” violino del liutaio bolognese, che ogni anno viene accudito e preparato per almeno un concerto, un violino d'eccellenza al pari di Stradivari- e si possono leggere, tra le varie documentazioni quanto fu pressato per tutta la vita dalle continue ed insistenti richieste di aiuto economico da parte della famiglia a Pirano, testimoniate nelle numerose lettere conservate ora tutte presso la sezione piranese dell'Archivio Regionale di Capodistria, dove anni addietro siamo andati a ricercarle, quando erano in fase di restauro. 

Al suo interno hanno sede le attività promosse dalla stessa Comunità Italiana che hanno come scopo la conservazione, l’uso e lo sviluppo della lingua e della cultura italiana che coltiva i progetto, il desiderio che la casa diventi un centro di cultura che promuova il prezioso patrimonio culturale legato a Giuseppe Tartini attraverso la musica, workshop, simposi e mostre, già in essere (https://www.ita-slo.eu/it/tartini). 

L'escursus piranese non è iniziata dalla “Casa Tartini”, la nostra accompagnatrice, la professoressa Daniela Poliega, sempre della “Comunità degli Italiani” di Pirano ci ha portati in un percorso storico quasi favolistico, grazie alla sua narrazione dei luoghi visitati camminando sugli stessi ciottoli e lungo quel mare che lo stesso Tartini tanto amava. Abbiamo visitato le zone del ghetto ebraico, le cisterne ad acqua interrate a pagamento, i frantoi del 1300, la Chiesa di San Francesco e quella di San Giorgio, visitano per prima cosa il gioiellino che è il Teatro Tartini, costruito nel 1910 su progetto di Gioachino Grassi.

L'ospitalità è stata squisita, come le continue informazioni su ciò che si andava a visitare, dal passaggio in pullman Trieste Pirano e ritorno, dall'aperitivo offerto dall’agenzia Maona d.o.o. , alla squisita cena, o nella sala comunale del consiglio, dove fa bella mostra di se un quadro raffigurante il Podestà con i suoi consiglieri e lo stemma di Pirano presumibilmente del figlio del Tintoretto Domenico o dello stesso, oppure di Baldassare D'Anna, ma di datazione certa, attorno al primi del 1500, dato che battistero e chiesa sono posti al contrario di come sono ora e quindi dopo la loro ricostruzione, Qui abbiamo ricevuto i saluti del sindaco Đenio Zadkovič, della vice Sindaco Manuela Rojec, e della rappresentante della Azienda turistica di soggiorno Lea Suligoj. 

Inaspettati i violini al cioccolato qui offerti dal mastro cioccolatiere Vosic, che dopo una accurata selezione di varie soluzioni per il ripieno dell'impasto interno, l'esterno è di cioccolato fondente, si è optato per un mix di ingredienti locali tra cui il prezioso sale del piranese e un tocco di olio d'oliva, un gusto eccezionale. 

A seguire il giorno dopo Giovedì 30 gennaio al ”Conservatorio Tartini” di Trieste si è svolto un accurato e integrativo “Seminario formativo su Giuseppe Tartini“.

A prendere per prima la parola su “L’eredità tartiniana, un patrimonio di musica e scienza da riscoprire“ è stata la Professoressa Margherita Canale dello stesso Conservatorio.

Le è seguito poi l'intervento del Professor Paolo Da Col, sempre del conservatorio triestino con “Un protagonista dell’Illuminismo europeo: Tartini come innovatore nella tecnologia del suono e nella didattica del violino”. A seguire gli interventi del Professor Kristian Knez, vicepresidente Comunità degli Italiani "Giuseppe Tartini", Pirano e della Società di studi storici e geografici: Centro Italiano "Carlo Combi", di Capodistria con una lectio magistralis su “L''eredità tartiniana a Pirano. La famiglia, la storia, il retaggio “. A finire il Direttore Fondazione Tartini 2020 Fabio Velo Dalbrenta, di Padova ha illustrato i “Percorsi ed eventi tartiniani della realtà padovana”.

E' seguita poi la conferenza stampa di presentazione dei risultati del progetto tARTini e la presentazione delle imminenti iniziative tra Pirano, Trieste e Padova.

Con i saluti e la soddisfazione del presidente del Conservatorio Capaldo, unendosi ad elogiare e ringraziare gli altri protagonisti di questa Transfrontaliera partnership che ha coinvolto: il Conservatorio di Padova, l'Università di Padova, l' “Associazione degli Italiani” di Pirano con l'aiuto del comune piranese, il “Festival di Lubiana” e sopratutto la INCE. Questa iniziativa, che non rimarrà solo un evento, ma sarà fruibile per sempre tramite internet e si arricchirà ancora di più negli anni sul personaggio Tartiini.

Questo plurimodale di far cultura e riscoperte storiche offrirà una scelta unica nel suo genere anche al semplice turista. Uno spunto che desterà ai visitatori richiamati in queste tre città e non solo, una curiosità per l'altissimo livello dalla pluralità dei percorsi, anche fisici dei luoghi ricchi di opere d'arte e non solamente per gli appuntamenti che saranno oltre i 150 e oltre fino a dicembre, per poi proseguire anche dopo con nuove iniziative.

Ha preso poi la parola Margherita Canali curatrice filologica, musicale e tanto ancora su Tartini che già dal 1990 svolge ricerche sulla sua produzione musicale, collaborando anche ora con l'Università e Conservatorio di Padova ed è parte del Comitato scientifico Tartini 2020, segretaria del comitato scientifico per L'Edizione Nazionale delle opere musicali del maestro piranese dal Ministero dei Beni Culturali. La Canali, tra i vari articoli e pubblicazioni ha una conoscenza così accurata delle tematiche non solo musicali e di forma puramente torica dell'opera e della musica di Tartini, basta citare uno dei suoi lavori “I concerti solistici di Giuseppe Tartini: testimoni, tradizione e catalogo tematico“ andando a riscoprire e a catalogare, ora assieme e con l'aiuto degli altri partner, quasi tutta la storia sia musicale, che umana di Tartini con la pubblicazione dell'epistolario di Tartini. Ovviamente La Canale non poteva render più chiara la sua gioia con le sue parole ai giornalisti presenti: siamo quasi all'inizio finalmente, ha detto, le sue opere, i suoi capolavori musicali saranno suonati, apprezzati, fatti conoscer alla più ampia platea possibile, cosa che fino ad ora non era così, anzi.

Commossa e contenta la vice Sindaco e Presidente dell' “Associazione degli italiani”che anche lei ha rimarcato questo asse transfrontaliero aperto splendidamente tra Pirano e Padova toccando Trieste, ma che non si fermerà qui, molte cose potrebbero accadere, come la ricaduta economia che arriverà da questo nuovo flusso turistico culturale senza precedenti.

Da Col ha ripreso un importante punto sul pensiero speculativo - tipico del'illuminismo - di Tartini quasi “musico parfatto e traffico” come si diceva nel settecento è così era Tartini, oltre ad essere un genio, un vero e proprio scienziato illuminista, appunto tra lo stesso Da Col e poi da Alessio Meru di “Divulgando Srl”, si è passati a parlare della digitalizzazione e dei vari applicativi e app che si sono create per questa opera diciamocelo, una biblioteca multimediale dove si potrà trovare tutto o quasi di Giuseppe Tartini, dalla sezione spartiti, anche inediti,al suo epistolario, da uno spazio per i bambini e non “Dj Giueppe” per esempio, ma siamo solo all'inizio in un viaggio virtuale senza precedenti per un musicista, solo Mozart ha una biblioteca creata in questo modo, e grazie al software fornito da Copenaghen, uno dei migliori per l'indicizzazione e la possibilità di collegamenti espliciti e semplicissimi da usare, si potrà usufruirne. Sito multimediale accessibile a tutti gli amanti della musica e curiosi, e soprattutto per ricercatori, musicisti e musicofili - in realtà un vero musicista deve esser anche musicofilo e ricercatore per comprendere chi era e cosa provava il compositore del brano che andrà ad interpretare- e per semplici amanti di Tartini della musica e di semplici curiosi da http://www.discovertartini.eu/ si potranno fare ricerche copiare spartiti, testi, critiche, l'epistolario e tanto altro materiale, provenite dagli studi fatti sul grande Maestro che sono stati tutti digitalizzate, mantenendo anche la forma di “Archivio”, presentando anche tutti i documenti dell'epoca, da spartiti a lettere o suoi trattati originali. Si potranno percorrere i viaggi, le residenze di Tartini, cliccando su “Percorsi” dove, si apriranno finestre, non solo dove è nato, Pirano, i conservatori, a Padova,a Trieste e gli altri ma anche Praga, e nelle varie città europee e italiane.

Un lavoro immenso,che occupa per ora 5500giga byte, visto che c'è una parziale ma ricchissima discografia di brani eseguiti, cosa fintamente divulgativa per comprendere la bellezza, la novità, la genialità di Tartini.

Redazionale

DALLA SILLOGE “IL TRILLO DEL DIAVOLO” di Edoardo Gridelli

E' come la musica, It's like music,

lenta, dolcemente e con amore, slow, lovingly and sweetly

pazienza e sguardo fermo patience and a steady gaze

che aspetta il rinascere waiting for rebirth

per far vibrare ancora sensazioni to make sensations vibrate again

a chi le ascolterà'. who will listen to them

E'' come una cura dolcissima It's like a very sweet cure

ad uno strumento che sotto le sue mani, like an to an instrument under her hands,

rinasce. reborn.

l'udito, Hearing,

la passione riesce di nuovo a vivere passion manages to live again

ascoltando anche solo even listening, only,

la tua voce radiante... your radiant voice

per un attimo for a moment ...

Ascolta il brano "Il Trillo del Diavolo" nell'esecuzione della Nuova Orchestra "F. Busoni" di Trieste, diretta dal maestro Massimo Belli e con Lucio Degani al violino

Il Trillo del Diavolo


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