torna alla homepage


Al MIB il convegno "Imprenditrici e Manager
nel mondo della Meccanica" per la serie
di incontri "Donne e Lavoro 2024"


Quale è il ruolo delle donne nel mondo della meccanica di oggi e come è cambiato negli ultimi anni il loro ruolo nel panorama locale e nazionale, in un business da sempre visto come appannaggio maschile? Queste alcune delle domande a cui si è provato a dare risposta con un panel d’eccezione nell’edizione 2024 dell’evento “Imprenditrici e Manager nel Mondo della Meccanica”, inserito nella serie di incontri “Donne e lavoro”, organizzato dal Deams dell’Università degli Studi di Trieste e Aidda, in collaborazione con MIB Trieste School of Management.

A moderare l’incontro Donata Vianelli, Direttrice del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Trieste.

L'evento ha rappresentato il settimo appuntamento della serie di convegni "Donne e Lavoro", dedicata ad esplorare le storie, le sfide e le prospettive delle donne nel mondo del lavoro, con un particolare focus in questo caso sul settore meccanico, notoriamente caratterizzato da una presenza maschile preponderante.

A fare gli onori di casa nel Grande Salone “Generali” del Ferdinandeo, Andrea Tracogna, DEAN del MIB Trieste School of Management e Professore Ordinario di Economia e Gestione delle imprese all’Università di Trieste: “Siamo orgogliosi di essere partner nelle iniziative promosse dall'Università di TS e da Aidda. MIB Trieste è fortemente impegnato a promuovere una cultura inclusiva e diversificata, e questi eventi sono una testimonianza di questo impegno. Il tema del genere è centrale nello sviluppo delle organizzazioni pubbliche e private e della società in generale. Per MIB significa adottare iniziative concrete per migliorare le metriche di genere, sia relativamente alla popolazione studentesca che della faculty, dello staff e dei membri della governance. Pur sapendo che c’è ancora strada da fare, il nostro impegno è tangibile e trova forma in numero crescente di borse di studio e di selezioni mirate.”

“In un Friuli Venezia Giulia giunto in questi anni ai record storici di occupazione - ha dichiarato l’Assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen che è intervenuta al convegno- per le donne si aprono nuovi orizzonti di accessibilità lavorativa anche in settori che fino ad ora erano a netta prevalenza maschile, come la meccanica nell’ambito del manifatturiero: ciò è dovuto ai cambiamenti indotti dal ruolo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, dai percorsi formativi più avanzati messi in atto e dalle ingenti uscite dal mondo del lavoro che modificano l’offerta. Si tratta di cambiamenti che dobbiamo saper leggere e che ci guidano verso l’abbandono di stereotipi che ancora oggi esistono".

“Momenti di condivisione di esperienza, lavoro e successo come questi sono estremamente preziosi e ringrazio ogni volta chi si occupa di organizzarli e pensarli – il commento del Rettore dell’Università degli Studi di Trieste Roberto Di Lenarda - Come Università stiamo attivamente supportando il superamento del gender gap, non solo nella velocità dei percorsi di carriera, ma anche nella creazione delle condizioni affinché qualità e competenze nella ricerca, nell'industria e nella società vengano adeguatamente riconosciute. Secondo i dati delle discipline STEM in UniTS quest'anno abbiamo un 29% di donne: ancora poche, però sono il 4% in più di 4 anni fa. È un trend in miglioramento, che rivediamo in molte altre facoltà erroneamente considerate più "maschili". Quest'anno festeggiamo i 100 anni della nostra Università e mi piace sempre ricordare come i risultati che abbiamo raggiunto, e di cui andiamo fieri, siano merito degli uomini, ma soprattutto delle donne di questa istituzione”.

“AIDDA è stata costituita a Torino nel maggio del 1961, da una decina di imprenditrici – ha analizzato Chiara De Nipoti, Presidentessa di AIDDA FVG - Siamo presenti sul territorio nazionale con 13 delegazioni regionali, più di 800 socie, 77 solo in FVG, che complessivamente raggiungono la cifra di 13 miliardi di fatturato. Più di qualcuna opera nell'ambito della meccanica. In un settore erroneamente considerato più "maschile" le donne con talento e capacità di innovazione hanno saputo fare la differenza, dimostrando che qualità di questo tipo non conoscono genere. Oggi esistono molte storie di successo, donne che hanno rotto le barriere in un ambito complesso come la meccanica, capaci di ispirare le nuove generazioni. Nessun obiettivo è impossibile ed è sempre più importante riconoscere la diversità e l'inclusione per avere successo nel business, per una crescita sostenibile. Voglio fare un sincero ringraziamento alle donne che nella meccanica e nell'impresa in generale mettono il loro impegno e la loro passione, perché sono certa che insieme possiamo costruire un futuro luminoso".

Durante il convegno, sono stati presentati dati e analisi approfondite riguardanti la presenza femminile nel settore metalmeccanico nella regione Friuli Venezia Giulia, nonché sulla formazione e l’istruzione nelle discipline STEM.

I dati forniti da Rubina Romanello, Professoressa di Economia e Gestione delle Imprese al DEAMS, e da Lucia Parussini, Professoressa di Macchine a Fluido del DIA, hanno evidenziato un incremento del 70% delle donne avviate nel settore metalmeccanico nella regione FVG tra il 2020 e il 2022. Tuttavia, è emerso che la maggioranza di queste donne (il 60%) ricopre principalmente ruoli amministrativi o operativi. Inoltre, solo il 10% delle imprese metalmeccaniche in FVG è a conduzione femminile. Anche a livello nazionale, si è discusso della predominanza di board completamente maschili, con oltre il 66% delle imprese metalmeccaniche che ne fanno parte. Unicamente il 17,6% delle imprese ha un board composto dal 50% o più da donne.

Nel campo dell'educazione, è stato notato che, nonostante una crescita nell'iscrizione di donne alle lauree triennali e magistrali in Ingegneria meccanica, la percentuale complessiva rimane ancora bassa, poco più del 20% del totale, con una conseguente sottorappresentazione significativa nel corpo docente universitario.

Proprio in merito agli studi di genere è intervenuta anche Sergia Adamo, Presidentessa del CISG dell’Università degli Studi di Trieste: "Il CISG, Centro Interdipartimentale per gli Studi di Genere, è nato tre anni fa e si occupa prima di tutto di ricerca nell'ambito degli studi di genere. È senza dubbio un terreno scivoloso che ha bisogno di ricerca di frontiera, sempre aggiornata con i dati più recenti. Ci occupiamo di divulgazione, comunicazione e formazione e occasioni come quella di oggi sono particolarmente preziose, perché contribuiscono a calare nella realtà la teoria: non basta raccogliere i dati, ma è necessario saperli leggere, servono modelli e strumenti innovativi. L'esempio più banale sono i numeri delle Università dove a fronte di un alto numero di laureate, l’incontro con soffitti di cristallo impedisce poi loro di continuare le carriere. L'intreccio di cornici teoriche e testimonianze reali è importantissimo: perché le testimonianze evidenziano certamente i problemi, ma sottolineano anche che il successo si può raggiungere, sono modelli da seguire. Altro motivo per cui apprezzo molto questo incontro è perché ci sono donne che parlano di donne, c'è bisogno di equilibrio anche in questo ambito. Occasioni come queste sono preziose perché vanno al di là di semplici dichiarazioni di intenti, ma aiutano a mettere in crisi alcune visioni del mondo che hanno bisogno di evolversi".

Hanno poi presentato i case history delle loro aziende quattro importanti imprenditrici regionali, che hanno condiviso le loro storie di successo. Sono intervenute nell’ordine Luisa Citossi, AD di Aussafer Group, Indira Fabbro, Presidentessa di HPG srl, Elide Masutti di Intermek srl, Alessandra Sangoi, AD di Sangoi Group e Sabrina Strolego, CEO di Ergolines Lab srl.

Il convegno ha rappresentato un'importante piattaforma per rilanciare temi cruciali legati all'imprenditoria, all'occupazione femminile e alle discipline STEM. Sono stati proposti spunti per ricerche future che mirano a indagare ulteriormente su questioni come le fonti di finanziamento delle imprese femminili e il potenziale impatto sulla crescita aziendale, le competenze delle manager e delle imprenditrici, nonché la promozione della leadership femminile come strumento per ridurre il gender gap nelle imprese.

Le conclusioni del convegno sono state affidate a Sergio Barel, Presidente del Cluster della Meccanica FVG, e a Anna Limpido, Consigliera di Parità della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

MIB Trieste School of Management ringrazia tutti i partecipanti per il loro contributo alla discussione e alla diffusione di informazioni preziose su un tema così importante per il mondo del lavoro.


[home page] [lo staff] [meteo]