Il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste ha ricevuto la visita di circa 20 bambini della Scuola Elementare “Don Milani”.
I piccoli, di età compresa tra i 5 e i 6 anni, accompagnati dalle maestre Giulia e Susanna, sono stati accolti nei locali del Museo per una visita guidata studiata a loro misura alla scoperta dei tesori della posta italiana e austro-ungarica.
Gli oggetti che hanno destato la curiosità dei piccoli visitatori sono stati senza dubbio la cassetta postale gialla, bombardata e distrutta durante la Guerra, o ancora il rastrello per disinfettare la posta, utilizzato durante la peste e situato nei lazzaretti. Un oggetto unico ma già molto moderno rispetto al periodo storico di appartenenza. La stanza più apprezzata dai piccoli visitatori è stata quella dei telefoni: la vera protagonista della mattinata con la scoperta delle tradizionali cabine telefoniche e l’uso dei primi modelli telefonici della storia. Oggetti familiari agli occhi degli adulti ma distanti da quelli dei bambini, abituati a tutt’altra tecnologia.
I bimbi hanno poi prodotto numerosi disegni per Babbo Natale che hanno potuto imbucare nella tradizionale cassetta rossa assieme alle variopinte buste contenenti creazioni e desideri.
In un clima di festa e grande curiosità non sono mancate le domande sul funzionamento del sistema postale e, in particolare, su come potessero i portalettere smistare la posta nel passato riuscendo a recapitarla così velocemente non solo via terra ma anche via mare.
La visita al Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa si inserisce in un percorso formativo più ampio che prevede attività attraverso cui i bambini possano scoprire divertendosi le varie materie di studio, interagendo e impegnandosi in diversi progetti che stimolino fantasia, curiosità ed esplorazione.
Poste Italiane, impegnata quotidianamente nello sviluppo degli strumenti digitali, rinnova anche quest’anno il fascino e il mistero della tradizione nelle lettere dei bambini e così tutta la rete logistica diventa strumento per la loro diffusione. Anche con una lettera è dunque ancora possibile trasmettere le proprie emozioni e far viaggiare i sogni dei cittadini del futuro.
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