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Violenza, discriminazioni, disuguaglianze, presentato a Pordenone il progetto Uguali diversi dell'associazione Thesis in collaborazione con l'ERT FVG


Prenderà il via il 2 dicembre la terza edizione di Uguali Diversi, il progetto promosso dall’associazione Thesis di Pordenone in collaborazione con l'Ente Regionale Teatrale del FVG, curato da Emanuela Furlan, rivolto agli studenti delle scuole superiori, che si propone di sensibilizzare i giovani ai valori della cittadinanza attiva, promuovendo una società più inclusiva e consapevole, capace di superare stereotipi e discriminazioni. Un progetto radicato nei valori del diritto costituzionale e internazionale, in particolare l’articolo 3 della Costituzione Italiana, che sancisce l’uguaglianza tra tutti i cittadini, e l’Agenda ONU 2030, che promuove obiettivi di sviluppo inclusivo e sostenibile.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, Uguali Diversi torna con un’edizione ampliata in termini di partecipazione territoriale (si allarga alla provincia di Udine), di contenuti e di coinvolgimento dei partner: un segnale del crescente interesse attorno al progetto che unisce istituzioni, scuole e società civile in un percorso educativo e formativo in continua evoluzione.

13 gli istituti partecipanti, 9 in provincia di Pordenone e 4 in provincia di Udine, 12 gli spettacoli teatrali e 90 i laboratori di 4 tipologie diverse nelle classi.

Una rete sempre più estesa, che conta sul sostegno di partner fondamentali come Fondazione Friuli e del main sponsor Banca 360, realtà che, in linea con i propri obiettivi, riconoscono in Ugual Diversi un potente strumento per investire sui giovani e sul futuro del territorio e della comunità.

Accanto agli argomenti consolidati, quest’anno il progetto introduce due nuovi percorsi. Il primo, Teen Dating Violence, affronta il tema specifico della violenza di genere tra adolescenti, e intende esplorare la matrice culturale in cui tutti siamo immersi, che portiamo dentro e agiamo, più o meno consapevolmente e che, anche dopo il 25 novembre, quotidianamente deve essere sottolineata. Dati recenti (Terre des Hommes e Scuolazoo, sondaggio condotto su 10 mila ragazzi fra i 15 e 19 anni) evidenziano che ben tre giovani su dieci hanno dichiarato di aver assistito a un episodio di violenza di genere; il 46% ha assistito a violenza psicologica, il 24% a violenza fisica, e il 20% a episodi in rete. E il contesto dove maggiormente i ragazzi assistono alla violenza è la scuola (44% degli intervistati). Ecco allora che il percorso vuole raggiungere gli studenti attraverso il loro coinvolgimento emotivo e attivo con uno spettacolo teatrale “ Se non avessi più te…”, di Manuel Buttus, con lo stesso Buttus, Nicoletta Oscuro, Matteo Sgobino, in scena il 10 e 11 dicembre al Capitol di Pordenone e nell’auditorium Zotti di San Vito al Tagliamento. E attraverso laboratori nelle classi, progettati in diversi mesi di incontri e confronti con il centro anti violenza Voce Donna e le associazioni In Prima Persona e L’istrice, con l’obiettivo di aiutare i giovani a riconoscere la Teen dating violence e a promuovere relazioni sane e responsabili. 

La seconda novità, il percorso L’arte di dire (e di ascoltare), che amplia il consolidato lavoro sul linguaggio, punta a sviluppare le competenze comunicative e critiche dei ragazzi, insegnando loro a esprimersi con efficacia e a riconoscere manipolazioni linguistiche o fake news. Si basa sull’approfondimento dell’antica arte della retorica (usata anche dai rapper) e da laboratori pratici che favoriscono il dialogo costruttivo, la gestione dei conflitti e il confronto democratico, quest’ultimi promossi da esperti di UNAM di Pordenone (Unione nazionale avvocati per la mediazione). Il percorso, che rafforza inoltre l’educazione alla cittadinanza attiva, comprende il monologo “Viva la retorica! Il superpotere della parola”, racconto di Flavia Trupia, scrittrice, divulgatrice e docente di retorica, scrittura, comunicazione, social media (nell’auditorium Concordia di Pordenone e al Zotti di San Vito al Tagliamento il 13 e 14 febbraio 2025). 

Il programma della terza edizione include sezioni consolidate, come La perfezione non esiste, che parla di stereotipi che diventano canoni omologanti e dannosi, rivolti al mito della perfezione irraggiungibile, sia essa fisica (secondo i canoni di bellezza così pervasivi nei social) sia in termini di prestazione. Con lo spettacolo teatrale comico e poetico “Fame mia. Quasi una biografia” con Annagaia Marchioro per la regia di Serena Sinigaglia - in scena nel teatro Ristori di Cividale il 16 gennaio 2025 e nel teatro Zancanaro di Sacile il 17 gennaio – si parla di parla di fragilità e soprattutto di riscatto, di cambiamenti ed evoluzioni in quella fase della vita che è l’adolescenza a cui si affiancherà l’incontro testimonianza “Io non sono un peso”, organizzato in collaborazione con associazione Adao Friuli Venezia Giulia, per parlare del tema dei disturbi del comportamento alimentare. 

Il percorso Le parole contano esplora il linguaggio come strumento di inclusione o discriminazione, con il monologo di successo “Grammamanti”, che vede protagonista la nota sociolinguista e divulgatrice con Vera Gheno (in questa edizione farà tappa al teatro Odeon di Latisana il 30 gennaio) e con un laboratorio che permetterà ai ragazzi di sperimentazione sul campo la forza delle parole per costruire ponti e relazioni corrette.

Del percorso Storia, sport e società fa parte lo spettacolo teatrale “Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce”, tratto dal romanzo di Federica Seneghini e Marco Giani (con Rita Pelusio, Rossana Mola, Federica Fabiani) per la regia di Laura Curino, atteso al Capitol di Pordenone il 2 dicembre. Sempre al Capitol, in data da definire, in collaborazione con Coni Friuli Venezia Giulia, avrà luogo un incontro con le testimonianze di importanti atleti e atlete dello sport italiano per parlare di sport come mezzo di trasmissione di valori, di rivendicazione di diritti, di parità, di inclusività.

ConnettiAMOci è il sesto percorso, sperimentale, costruito sulla base di una precisa esigenza emersa nel confronto fra progetto e insegnanti a Codroipo, attraverso un laboratorio composito e programmato nelle ore curriculari che intende valorizzare il tema della fiducia, del valore di sé e dell’altro, del rispetto. Un’azione che nasce dall’ascolto del territorio, perché uguali Diversi è un progetto non preconfezionato ma a misura dei ragazzi.

Uguali Diversi è realizzato da Associazione Thesis in collaborazione con l'Ente Regionale Teatrale del Fvg con il supporto e il sostegno di Fondazione Friuli, Banca 360, e delle amministrazioni comunali di Cividale, Codroipo, Latisana, Pordenone, Sacile, San Vito al Tagliamento con l’apporto di Coni Friuli Venezia Giulia, Adao Friuli, Voce Donna, In Prima Persona, L’istrice, UNAM Pordenone, Claps Soc. Coop, Capitol Pordenone e con la partecipazione degli istituti Convitto P. Diacono Cividale; I.S.I.S. P. d'Aquileia Cividale; I.S.I.S. E. Mattei Latisana; I.I.S. J. Linussio Codroipo; I.S.I.S. Licei G.A. Pujati Sacile; I.S.I.S. Sacile Brugnera; I.S.I.S. Licei Le Filandiere San Vito al Tagliamento; I.S.I.S. P. Sarpi San Vito al Tagliamento; I.S.I.S. Mattiussi Pertini Pordenone; I.T.S.T. J.F. Kennedy Pordenone; Liceo Artistico Galvani di Cordenons; Liceo Leopardi-Majorana Pordenone; Liceo Scientifico M. Grigoletti Pordenone.


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