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Alla Libreria Minerva di Trieste la presentazione
del nuovo libro dell’artista Francesca Martinelli


Presentazione giovedì 14 dicembre, alle 18, alla Libreria Minerva di in via San Nicolò 20 a Trieste, del nuovo libro dell’artista Francesca Martinelli, un libro illustrato edito da Mimesis edizioni che vanta la prestigiosa prefazione del critico d'arte, scrittore e curatore d'arte d’origine ungherese Lóránd Hegyi. Alla presentazione interverranno in dialogo con l’autrice Raul Kirchmayr e Marco Puntin.

«Sono storie, frammenti di una personale cosmogonia», spiega l’autrice. «Un inno alla disarmonia del mondo, alle cose fuori posto come una foglia d’ortica per colazione, alla disobbedienza, alla scompostezza, alla selvaticatezza, alle forchette sbiadite con cui mia nonna leggeva le pance delle partorienti. Ricerco il perturbante nell’ordinario, l’oltraggio nella preghiera, la santità nel meretricio. La mia ricerca indaga il tema della disarmonia, del caos fra éros e thanatos, del bestiario declinato nell’onirico. Affermo l’importanza della rivolta alla fissità delle cose, alla misura, all’ordine. Una visione del mondo che riabilita il fantastico, il melanconico, il caos a discapito di un “ordine di diritto”. Un progetto che vuole suggerire all’osservatore un nuovo punto di vista sul mondo. Quello che contempla in sé la ferita, la rottura, la malattia, il disordine. Così nascono le mie riflessioni pittoriche e disegnative sui bestiari, sulle vanitas, sulle wunderkammer » conclude Francesca Martinelli

«L’artista si vede – e si lascia vedere – nel passato, permette alla sua attività, al suo lavoro di essere compreso nel passato», scrive Lóránd Hegyi nella sua introduzione. «Questo dà origine alla malinconia, che viene percepita come lo stato dato e oggettivo delle cose. Mentre questa malinconia suggerisce l’immutabilità delle cose esistenti, l’impotenza degli esseri umani attivi e la competenza limitata dell’homo faber nell’inventare meccanismi e costellazioni fondamentalmente nuovi, all’universo viene dato un potere creativo illimitato per far nascere ogni tipo di esseri e creature. Questi esseri sono le strane figure mai viste prima mostrate nel Bestiario, le creature impossibili che animano l’universo di Disarmonia… Non è per nulla drammatico, piuttosto tranquillo e concreto; e proprio per questo appare irritante… Nell’opera di Francesca Martinelli, la disarmonia latente appare in un’oggettività evidente e tranquilla, in una forma di permanenza delle improbabilità, che ci porta alla percezione del sublime».

Francesca Martinelli è un’artista visuale e performer. Nata a Udine, vive e lavora a Trieste. Laureata in Semiologia dell’arte presso la Facoltà di lettere e Filosofia dell’Università di Trieste, è docente di Storia dell’Arte e Arti applicate presso l’Università Popolare di Trieste. Presente a PordenoneLegge 2017 con il suo primo volume di poesie e disegni Ex voto di briganti, assassini, fate, santi e contadini. Dal 2018 lavora con la Galleria Cartavetra di Firenze. Nel 2019 espone con una mostra personale presso il Museo La Specola di Firenze. Nel 2021/22 ha rappresentato Parma Città della Cultura presso il Museo Guattelli a cura di Elisabetta Pozzetti. Nel 2022 ha partecipato alla mostra Metamorphosis presso il MACC di Cagliari. Dal 2022 collabora con la Galleria Planetario; nello scorso settembre ha presentato presso il Teatro Miela di Trieste la performance Eretica, estasi in soliloquio di una ragazza impertinente con la regia di Marco Puntin.


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