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Un nemico invisibile: a Trieste la prima nazionale


Iniziano da Trieste le proiezioni di Un nemico invisibile, il film documentario di Riccardo Campagna e Federico Savonitto, presentato fuori concorso al 34° Trieste film Festival dopo l’anteprima alla 19a edizione delle Giornate degli Autori-Notti Veneziane.

Venerdì 12 maggio il film, distribuito da Lo Scrittoio, che approfondisce la tragica vicenda di Riccardo Rasman e della sua famiglia, sarà proiettato alle ore 20.30 al cinema Ariston di Trieste. Alla proiezione saranno presenti, oltre ai due registi Riccardo Campagna e Federico Savonitto, la sorella di Riccardo, Giuliana Rasman e l’Avvocato Giovanni Di Lullo

Il film prende avvio dalla morte di Riccardo Rasman, un ragazzo con disabilità mentali che il 27 Ottobre 2006 a Trieste è stato brutalmente ucciso nella sua abitazione durante un intervento della Polizia, che agì senza motivo, sfondando la porta del suo appartamento e picchiandolo duramente dopo avergli legato mani e piedi con del filo di ferro e sedendosi sul suo corpo fino a provocarne la morte. “La morte di Rasman era pacificamente evitabile” è scritto nella sentenza del Tribunale di Trieste.

Per i genitori novantenni e la sorella Giuliana la blanda condanna inflitta ai poliziotti è insufficiente, ma nessuno sembra disposto a prestare loro ascolto. Ciò nonostante non hanno mai smesso di battersi per ottenere verità e giustizia. Mentre i familiari tentano di elaborare un avvenimento incomprensibile si fanno nel contempo strada teorie ed interpretazioni alternative che possano giustificare tutte le ingiustizie subite. Dietro la morte di Riccardo potrebbe infatti celarsi lo stesso nemico che da anni ordisce piani per appropriarsi del loro terreno. La verità sfugge ad ogni tentativo di approfondimento e l’unico dato certo rimane una mancanza così lacerante da far desiderare “la fine del mondo”.

“Questo film - spiegano i registi Riccardo Campagna e Federico Savonitto- nasce dal desiderio di approfondire una vicenda ingiustamente lasciata ai margini della cronaca, la morte di Riccardo Rasman. Ci siamo serviti della narrazione per affrontare la complessità di una vicenda che non può essere ridotta ad alcuna semplificazione. Da una storia con un forte tema civile si arriva ad affrontare un tema ancora più universale della condizione umana, come la necessità di dare un senso alla disperazione di una madre a cui viene tolto un figlio senza ragione.

I due registi, nel corso d’opera, hanno creato un forte legame con la famiglia, che durante la lavorazione ha subìto il lutto della perdita del capofamiglia, Duilio, nel 2021. Qualche giorno fa, poi è mancata anche la madre Maria Albina e oggi la sorella Giuliana si trova sola a custodire la memoria del fratello Riccardo.

“Da sempre il nostro interesse è rivolto al cinema di qualità – segnalano i responsabili de Lo Scrittoio – con particolare attenzione alle opere prime e seconde sia di finzione sia di cinema del reale. In particolare, siamo molto legati a questo progetto che abbiamo curato anche in fase di realizzazione con la story editor Cinzia Masòtina; naturale quindi accompagnarlo ora nel percorso distributivo per cercare di far conoscere al pubblico una storia purtroppo ancora poco nota”.

Quella di Trieste è la prima tappa del tour di proiezioni nelle sale italiane che prosegue, la settimana successiva a Bologna (21 maggio), presentato da Filippo Vendemmiati, giornalista, sceneggiatore e regista che in un suo lavoro cinematografico del 2010 (È stato morto un ragazzo) si è occupato del caso Aldrovandi.

Info:
La Cappella Underground
Piazza Duca degli Abruzzi n.3 - 34132 Trieste
tel 040 3220551 - fax +39 040 9673002
info@lacappellaunderground.org www.lacappellaunderground.org


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