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Il bilancio dell'Operazione Mare e Laghi Sicuri
in Friuli Venezia Giulia


Si è da poco conclusa l’“Operazione Mare e Laghi Sicuri”, campagna nazionale che – come ogni anno da più di 30 anni – ha visto impegnati gli uomini e le donne della Guardia Costiera, nel periodo estivo dal 15 giugno al 15 settembre 2024, ponendosi quali obiettivi la tutela della sicurezza della navigazione e della balneazione, dell’ambiente marino e delle risorse ittiche.

Un’operazione articolata in due fasi: la prima, preparatoria e divulgativa, la seconda, esecutiva ed operativa, volte a sensibilizzare l’utenza diportistica e balneare sulla corretta e sicura fruizione del mare nonché sulle azioni virtuose da porre in essere in difesa dell’ecosistema allo scopo di promuovere e sviluppare una “cultura del mare”, che consenta di vivere in modo responsabile e sereno le proprie vacanze rispettando, nel contempo, l’ambiente che ci circonda.

In tale cornice, il Capitano di Vascello Luciano DEL PRETE, Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia, ha diretto e coordinato il personale della Guardia Costiera dispiegando sul territorio regionale circa 100 militari e15 unità navali, per garantire lo svolgimento sicuro ed ordinato di ogni attività connessa agli usi civici del mare e, qualora necessario, reprimere condotte illecite o imprudenti.

Le finalità dell’operazione sono state perseguite mediante uscite sull’intero territorio costiero, sia via terra che via mare, concentrate principalmente nei week-end e nei festivi, mentre nelle aree più sensibili in considerazione della maggiore affluenza turistico balneare o in virtù del loro elevato pregio naturalistico, come le località di Grado e Lignano Sabbiadoro o l’Area Marina Protetta di Miramare, la presenza di personale del Corpo è stata costante e pressoché quotidiana. 

In queste aree nevralgiche, significativo si è rivelato il dispositivo di sicurezza predisposto per mezzo dei dipendenti battelli minori, appartenenti alla classe “Bravo” (segnatamente il GC B164su Trieste e il GC B43 e GCB174 dislocati su Grado e Lignano Sabbiadoro), che hanno garantito elevati standard di impiego operativo consentendo, laddove ritenuto più opportuno, una più efficace tempestività di intervento.

Nell’ottica di stilare un consuntivo dell’operazione, sono stati15 gli eventi di ricerca e soccorso di maggior rilievo che hanno consentito di portare in salvo 21 persone, gran parte delle quali diportisti mentre sono state 3 le persone recuperate prive di vita, di cui 2 bagnanti per annegamento. 

Complessivamente 12 le unità soccorse, a seguito di richiesta di assistenza le cui cause più frequentisono state quelle di avaria al motore, incaglio ed avverse condizioni meteorologiche.

Nel corso dell’operazione sono stati, inoltre, effettuati 2157 controlli nell’ambito del diporto nautico, a fronte dei quali sono state elevate 53 sanzioni amministrative, dovute principalmente all’assenza o irregolarità dei documenti di bordo o delle dotazioni di salvamento. 

A similitudine degli anni passati, anche quest’anno si è proceduto ad effettuare i controlli sulle unità da diporto nell’ambito della “Campagna Bollino Blu”, iniziativa ormai consolidatasi nel tempo e finalizzata a razionalizzare l’impegno delle forze di polizia in mare,evitando la duplicazione dei controlli sulle stesse unità, all’esito positivo dei quali è stato rilasciato uno specifico adesivo, valido per la corrente stagione, da apporre sullo scafo.

Dalla disamina dei predetti datisi è avuto modo di rilevare un andamento in linea con la precedente stagione 2023, il che costituisce un segnale positivo sia sotto il profilo della sicurezza in mare, sia per quanto attiene alla condotta responsabile dei diportisti.

Questa stagione balneare, pur non essendo stata interessata, come nello scorso anno, dalla problematica degli incendi lungo la costa, ha tuttavia visto un incremento delle operazioni di ricerca di bagnanti dispersi in acqua a causa di malori, comportando l’impiego di mezzi e uomini per prolungate attività, in supporto dei mezzi navali e del personale dei rispettivi uffici dipendenti.

Certamente fondamentale – conclude infine il Comandante Del Prete -è stata la preliminare attività di sensibilizzazione ed informazione in favore dell’utenza e degli operatori del settore, posta in essere anche mediante le nuove proposte sui canali social.


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