Dopo un’intensa stagione di visite ed escursioni alla scoperta di percorsi e luoghi iconici di Gorizia e della sua storia millenaria, oltre che della sua ricca identità di città di confine, riparte con una nuova, ricchissima programmazione
tra ottobre 2024 e febbraio 2025 il progetto turistico-culturale Crocevie d’Europa, ideato e promosso dal Comune di Gorizia - Servizio Cultura, Eventi e Turismo – con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la collaborazione di numerose associazioni che operano sul territorio, che è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa. Presenti il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, l’Assessore al Turismo Luca Cagliari, la funzionaria di Area Cultura, ideatrice e coordinatrice del progetto Rossana
Puntin.
«Crocevie d'Europa – ha spiegato il sindaco Rodolofo Ziberna – si è ormai confermato come uno strumento eccezionale per far conoscere il territorio ai cittadini al di qua e al di là del confine. Le visite a piedi, in bici e in auto iniziate nel mese di ottobre termineranno quando già sarà stato inaugurato GO! 2025. Arte, cultura, natura, enogastronomia, un modo efficace per conoscere Gorizia e Nova Gorica».
«Considerato il grande successo della scorsa edizione – ha dichiarato l’assessore Luca Cagliari – si è deciso di proseguire con la proposta di Crocevie d'Europa da ottobre fino a tutto febbraio 2025. Il tutto esaurito per ogni passeggiata ci stimola a proseguire con il progetto che verrà arricchito di anno in anno con nuove tematiche ed esperienze. Ringraziamo la Regione Friuli Venezia Giulia per il sostegno fondamentale per la realizzazione dell'iniziativa e tutti i partner del territorio, associazioni culturali e sportive che hanno dato un contributo essenziale ai contenuti di queste prossime escursioni».
Quattro le tipologie di visite proposte - itinerari guidati su progetti, visite guidate, trekking e visite naturalistiche - con 17 nuovi itinerari tematici per un totale di 22 appuntamenti che nei prossimi 5 mesi porteranno i visitatori, a piedi, in auto e in bici, ad esplorare le strade di Gorizia, Nova Gorica e il territorio circostante.
GO! 2025 è alle porte e cresce sempre più l’esigenza di far comprendere cosa rappresentino Gorizia con la sua storia millenaria e Nova Gorica, città dallo stile modernista costruita ex novo all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale, nel panorama nazionale e non solo. Divulgare la conoscenza di un territorio multilingue ricco di tradizione e storia, potente simbolo e specchio dei fatti accaduti in Europa nel corso del Secolo Breve è un viatico necessario per interpretare e apprezzare gli eventi programmati per la Capitale.
Un focus particolare del progetto sarà dedicato alle tematiche del confine e della divisione di Gorizia e del territorio tra Italia e l’allora Jugoslavia in seguito al trattato di Parigi del 1947 che darà origine alla nuova città di Nova Gorica. L’argomento verrà affrontato con le visite guidate ai due piccoli musei di confine allestiti nelle due ex casette confinarie al valico di seconda categoria italo-sloveno del Rafut – in programma già domenica 13 ottobre - ma anche con l’itinerario artistico architettonico Come due sorelle: l’architettura del ‘900 tra Gorizia e Nova Gorica, e poi dai trekking a piedi e in bici Lungo il torrente Corno - Storie e vicende: itinerario transfrontaliero e Ciclonugae II Gorizia/Nova Gorica - Tra Gorizia e le memorie di confine, e anche nell’escursione Il Monte Calvario (Podgora) che verterà principalmente sui fatti della Prima guerra mondiale ma in cui non mancheranno i riferimenti alle tracce lasciate dalla guerra fredda e dalla “cortina di ferro” e infine dal gioco urbano Gorizia Cold Case. Essenziale per comprendere l’identità di quella che è stata la città di Gorizia sarà la performance itinerante, Orfana la mia città, in programma il prossimo 2 febbraio, storia di una città di frontiera, che diventa città di confine, nel corso del Novecento.
Da segnalare anche lo spettacolo multimediale itinerante Le voci del silenzio, in programma il 1^ dicembre a cura del CTA Gorizia, dedicato ai luoghi e alle voci della comunità ebraica goriziana che vanta una storia centenaria.
Altro nucleo significativo di questa edizione sarà dedicato alla figura di Franco Basaglia, il rivoluzionario innovatore della psichiatria italiana che proprio a Gorizia ha avviato quel percorso che per sempre ha cambiato l’approccio alla salute mentale. Le visite guidate immersive che si svolgeranno proprio nel parco di quello che fu l’ospedale psichiatrico di Gorizia, caleranno i partecipanti tra le voci, le immagini, i documenti storici dagli archivi di quello che fu un percorso eversivo e liberatorio di portata internazionale. Le visite naturalistiche (L’Isonzo agricolo e La Rosa di Gorizia e il Radicchio Canarino) guideranno i partecipanti alla scoperta di quella che è ancora, ma è stata soprattutto nel passato, l’eccellenza produttiva in ambito agricolo di quest’area, nota per le primizie che venivano lavorate per la conservazione ed esportate in tutto l’impero austroungarico. Gli appassionati di pittura e musica troveranno soddisfazione nei percorsi artistici: il primo Sulle tracce di Tone Kralj - Alla scoperta dei luoghi di culto dove ha operato il grande pittore sloveno e il secondo dedicato all’intreccio tra liuteria, musica e pittura Da Sant’Acatio al Castello - Percorso storico musicale che comprende anche una visita alla mostra Theatrum Instrumen- torum esposta al Castello della città.
Dopo il successo delle prime due passeggiate del 5 e 6 ottobre scorsi, sono in corso le prenotazioni per la prossima escursione in programma
domenica 13 ottobre: la visita alle due ex casette confinarie al valico italo-sloveno del Rafut, a cura dell’associazione 47/04. Nell’occasione, l’iniziativa Crocevie d’Europa propone uno dei nodi più complessi della storia di Gorizia, ovvero gli eventi che hanno segnato indelebilmente questi luoghi e i suoi abitanti con la divisione di un territorio, fino a quel momento unito, operata nel settembre del 1947 con il tracciato della linea bianca tra Italia e Jugoslavia. Gli spazi che un tempo erano delle guardie confinarie italiane e jugoslave oggi sono la sede di due piccoli musei che distano tra loro solo poche decine di metri. All’interno delle casette sono allestite due mostre permanenti, in Italia la mostra multimediale Lasciapassare/Prepustnica e in Slovenia, nel Museo del contrabbando, la mostra Na šverc! - Il contrabbando nel goriziano dopo la Seconda guerra mondiale. Nel periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, gli abitanti della fascia confinaria, nel tentativo di migliorare il proprio standard di vita, contrabbandavano i beni sia dall’Italia verso l’allora Jugoslavia, sia in direzione opposta. Nel museo del contrabbando si potranno sperimentare di persona i molti trucchi inventati per eludere i controlli di confine. Lo storico Štefan Čok condurrà la visita guidata nella casetta italiana e Rok Bavčar porterà i visitatori alla scoperta del Museo del contrabbando. Novità di questa escursione, è la massima inclusività riservata all’appuntamento: le visite si svolgeranno, infatti, in due lingue, italiano, sloveno e anche nella lingua dei segni, affidata all’interprete Sara Facchinutti. Ritrovo alle 10.00 al valico del Rafut.
Tutte le visite sono gratuite con prenotazione via mail a crocevie.europa@comune.gorizia.it
o whatsapp al 335 7707746. Le escursioni sono prenotabili di mese in mese. PER INFORMAZIONI: dal lunedì̀ al venerdì̀ dalle 9:00 alle 13:00 0481 383 420 / 339
IL CALENDARIO DELLE ESCURSIONI
Dopo quella di domenica 13, le escursioni proseguono domenica 20 ottobre, alle 9.30, dai Giardini pubblici partirà la visita Storie e vicende: itinerario transfrontaliero a cura della UISP – Comitato Territoriale di Gorizia APS, si tratta di un trekking lungo il torrente Corno nella direzione nord, verso la sorgente di Kromberg/Moncorona. Il percorso ha l’obiettivo di coniugare aspetti naturalistici e culturali. L’itinerario transfrontaliero di 3 km prevede delle soste con illustrazione delle parti storiche del territorio come la “Grapa” cittadina, la Valletta del Corno, il Ponte di pietra costruito nel 1858, il Parco della Villa Coronini, il Kulturni Dom, Piazzutta, la statua del Santo boemo Giovanni Nepomuceno, largo Pacassi, via Catterini. Superato il valico con la Slovenia si scopriranno elementi storici della Erjavčeva ulica di Nova Gorica e naturalistici come lo scorrere delle acque del Corno/Koren, il Parco della Kostanjevica/ Castagnevizza e il Bosco del Panovec. Nel rientro si percorreranno via Corsica già via Torrente, Piazza Corno, oggi Piazza De Amicis, con sosta alla fontana dell’Ercole e dell’Idra dell’architetto Pacassi, oggi visibile nel giardino del Palazzo Attems. Poi via Balilla, già via Riva del Corno, largo Pacassi e via Ascoli per entrare nell’antico Ghetto. Il percorso ad anello prevede infine una sosta davanti alla Sinagoga Ebraica e, attraverso il giardino dedicato a Bruno Faber, il raggiungimento della sottostante via Brass. La visita si svolgerà in italiano e, a richiesta, anche in inglese.
Domenica 27 ottobre partenza alle 9.45 per un’escursione in bici con una guida d’eccezione, l’autore Alberto Pavan, che presenterà il secondo volume di “Ciclonugae. Sui pedali tra le pagine del Friuli”, in cui Pavan traccia 4 itinerari da percorrere in bici e non solo. La visita dal titolo Ciclonugae II Gorizia/Nova Gorica è ideata dall’associazione IoDeposito e realizzata con la collaborazione di GorizianINbici (sezione FIAB Monfalcone BisiachiInBici) e prende le mosse dai siti culturali e dagli autori – mitteleuropei, friulani e anche istriani e dalmati – che parlano di Gorizia e Nova Gorica a partire dalle suggestioni letterarie di Fulvio Tomizza. Si prevede la possibilità di scegliere tra due percorrenze: l’una di 10 km circa (consigliata alle famiglie con bambine, bambini e adolescenti), l’altra di 20 km circa per chi ama le lunghe escursioni. Alle ore 12:30 è previsto un momento speciale aperto anche a chi non partecipa all’escursione: assieme all’autore Alberto Pavan visita a Villa Ceconi, in via Monte Santo a Gorizia, con un momento conviviale. Sarà possibile noleggiare la bicicletta, segnalandolo in fase di prenotazione.
Domenica 3 novembre, alle 9:30, Crocevie d’Europa propone un itinerario storico e naturalistico sul Monte Calvario e il suo parco pluritematico, a cura del “Raggruppamento di Associazioni Monte Calvario”. La visita è dedicata alla individuazione delle vestigia della Grande Guerra nel sito principale della difesa austro-ungarica di Gorizia. Numerosi i monumenti su cui si concentrerà̀ il percorso, tra cui quelli dedicati al sottotenente Alberto Balzar, allo scrittore Scipio Slataper e ai Volontari Giuliano-Dalmati. Previsto un passaggio all’obelisco a quota 240 e alle Tre Croci. Grazie alla guida esperta dei siti della Prima Guerra Mondiale Silvo Stok e alla presenza di esperti appartenenti alla Guardia Forestale, si potranno apprezzare altre tracce storiche presenti, risalenti sia al medioevo che alla Guerra Fredda, immersi in un peculiare contesto naturalistico e geologico.
La musica sarà protagonista della visita di un paio d’ore di sabato 9
novembre. Ritrovo alle 10.00 al Duomo di Gorizia per l’escursione a piedi Da Sant’Acatio al Castello - Percorso storico musicale a cura del Centro Giuliano di Musica Antica Dramsam. L’intento è quello di collegare arte pittorica locale, organologia, liuteria e arte musicale. Punto di partenza sono le vele affrescate dei pittori della scuola gotico carniolana a tema musicale all’interno della cappella quattrocentesca di S. Acatio del Duomo di Gorizia, unica testimonianza superstite dell’impianto tardo gotico ascrivibile al Duomo, per giungere al percorso storico musicale collocato all’interno del Castello, dove ha sede la mostra permanente di strumenti musicali Theatrum Instrumentorum. Verranno proposte “pillole” di storia della musica attraverso gli strumenti musicali dipinti e ricostruiti e con esempi vocali e strumentali. La visita si svolgerà in italiano al mattino e in italiano con traduzione in sloveno nella replica pomeridiana delle 15.00.
Domenica 11 novembre visita all’area agricola della parte nord della città di Gorizia dal titolo L’Isonzo agricolo a cura della UISP – Comitato Territoriale di Gorizia APS. Il trekking parte alle 9.00 e, accompagnati dai preparatori sportivi della UISP, si procederà a passo sostenuto da via Cadorna al viale XX Settembre passando accanto al Palazzo ottocentesco del Liceo Dante Alighieri, agli ornamenti statuari del Palazzo Coronini, proseguendo nelle vie dell’Ospitale, Orzoni e dei Campi, per arrivare in via Palladio dove si può ammirare la Villa Ceconi, il suo parco e la vasta area agricola che ospita uno spazio pubblico dedicato agli Orti Urbani. Il percorso si inoltra nell’area orticola dove si coltiva il radicchio invernale conosciuto come Rosa di Gorizia e fino a villa De Nordis dove, tra filari di viti, si offre la bella sorpresa di un’ampia zona coltivata a lavanda. Ritorno al punto di partenza passando dallo storico edificio del Convento di Santa Chiara. Escursione in italiano, inglese a richiesta.
Il 17 novembre, domenica, la prima delle tre visite guidate dal titolo Itinerari Basagliani - La Città dei Matti, le altre il
19 gennaio e il 23 febbraio. Il concept è sviluppato da La Collina cooperativa sociale Onlus per il progetto del Comune di Gorizia “La città dei matti”.
Il percorso si snoda all’interno del Parco Basaglia, è costituito da tappe, delimitate da installazioni interattive, vere e proprie sagome a grandezza naturale, dotate di un QR code; con l’ausilio di una guida, che accompagnerà i visitatori lungo il percorso, sarà sufficiente - sia con il proprio smartphone dotato di cuffiette che attraverso tablet dati in dotazione - inquadrare il codice per visualizzare gli approfondimenti multimediali ad esso collegati e riferiti alla tappa/luogo visitati. I contributi proposti sono realizzati a partire dall’analisi dei documenti storici contenuti nell’archivio dell’ex ospedale psichiatrico di Gorizia. Partenza alle ore 10.00 dall’entrata del Parco Basaglia, si replica alle ore 14.00
Sabato 23 novembre appuntamento con l’arte e lo scultore e pittore sloveno Tone Kralj. Andrea Bellavite sarà la guida competente ed appassionata che condurrà i visitatori Sulle tracce di Tone Kralj - Alla scoperta dei luoghi di culto dove ha operato il grande pittore sloveno (1900-1975). La Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia cura con particolare attenzione l’approfondimento teologico e culturale dei luoghi religiosi e spirituali del territorio con il suo direttore, Andrea Bellavite, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Gorizia, propone l’incontro e lo studio di alcune realtà religiose che caratterizzano l’area transfrontaliera. Questo itinerario condurrà i partecipanti nelle chiese di Pevma, Štandrež, Vrtojba e Mirenski grad. Seguendo le tracce del pittore, questo percorso consente di conoscere alcuni dei più significativi luoghi di culto nei quali ha operato. Il ritrovo ė previsto alle ore 14:00 presso la chiesa di Piuma/Pevma. Ci si recherà poi con la propria auto a Štandrež/Sant’Andrea, per raggiungere poi Vrtojba e infine Mirenski grad. Ogni visita richiederà circa 45 minuti e consentirà di scoprire la singolare connessione fra fede, arte e storia che caratterizza l’autore.
Domenica 24 novembre ritrovo alle 9.30 al Parco Basaglia di fronte alla Palazzina della direzione per praticare gli Esercizi di rivoluzione proposti dall’associazione 47/04. Il Parco Basaglia di Gorizia è un luogo di profonda potenza simbolica, crocevia di confini materiali, come quello fra Italia e Slovenia che ne costeggia un lato, e, soprattutto, immateriali, come quello fra ciò che si considera sano e ciò che si considera malato. Quando nel 1961, appena nominato direttore dell’ospedale psichiatrico, Franco Basaglia rifiuta di firmare il registro delle contenzioni presentatogli dai medici, non sa che questo gesto istintivo è solo l’inizio di una rivoluzione di portata mondiale nell’approccio alla salute mentale. Il Circolo Bergman accompagna gli spettatori, guidati da cuffie wireless e immersi in un mondo di stimoli testuali e sonori. In replica alle ore 11.00 e alle 15.00.
Sempre nell’ambito degli itinerari guidati su progetti, domenica 1° dicembre il CTA Centro Teatro Animazione e Figure propone uno spettacolo multimediale itinerante dedicato ai luoghi e alle voci della comunità ebraica goriziana, a cura di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Guidati da una voce narrante in cuffia Le voci del silenzio conducono il visitatore tra presente e passato, in un percorso ricco di evocazioni, suggestioni, canti, video, interventi dal vivo sulla storia e la ricchezza culturale e spirituale della comunità ebraica, fino alla drammatica deportazione. A partire dal Giardino Farber con il teatrino di Lele Luzzati, si scoprirà Casa Ascoli, palazzo Paternolli e la figura di Carlo Michelstaedter, via Rastello dove si assisterà allo spettacolo dal vivo “Shlemiel va a Varsavia” di Isaac Singer per poi giungere, attraverso il valico di Casa Rossa, al suggestivo cimitero ebraico di Valdirose a Nova Gorica, dove si conclude il percorso. Partenza alle 10.30 dal Giardino Faber di via Ascoli. In replica alle 14.30.
In programma il 15 dicembre ’24 e il 12 gennaio ’25 le due tappe della passeggiata Ti racconto Gorizia come appariva dai finestrini del suo storico tram. Il percorso si concentra sulla linea n. 1 del Tram di Gorizia che partiva dalla Stazione della Meridionale e terminava presso la Stazione della Transalpina. I tram circolarono a Gorizia tra il 1909 al 1935. Il tragitto è lungo quasi 4 km, perciò la visita è stata divisa in due giornate con diversi approfondimenti tematici. La guida turistica Micaela Grossa condurrà la passeggiata 15 dicembre (inizio della visita a piedi alle 9.30), partendo dalla ex rimessa del tram presso il Piazzale Saba. Da qui si proseguirà lungo il Corso Italia e Corso G. Verdi, Via Mameli e termine in Piazza della Vittoria (con soste presso tre villini Novecenteschi, il Parco della Rimembranza, i Palazzi degli Architetti A. Pich e De Claricini, il Teatro Verdi, Corso Verdi, i Giardini Pubblici, Biblioteca Statale Isontina e Piazza della Vittoria.) Liubina Debeni Soravito curerà gli approfondimenti tematici relativi al verde urbano e Fulvia Zorzut quelli dedicati all’architettura e all’urbanistica. Questa passeggiata è disponibile anche nella lingua dei segni.
Domenica 12 gennaio seconda tranche della passeggiata: sempre guidati da Micaela Grossa i partecipanti si ritroveranno alle 9.30 in piazza Vittoria per arrivare a piedi fino alla Stazione Transalpina. Ad accompagnare la guida ci saranno ancora gli interventi di Liubina Debeni Soravito per il verde urbano e gli spunti storici legati alla economia della floricoltura in città e Liliana Mlakar per gli approfondimenti riguardanti personaggi nobili, aristocratici e gente comune della Gorizia dell’epoca, nonché per la parte delle antiche tradizioni.
La Rosa di Gorizia e il Radicchio Canarino saranno i protagonisti delle escursioni naturalistiche di
sabato 4 e domenica 5 gennaio. Nei 4 km del percorso alla scoperta dei due prodotti agricoli più profondamente radicati nella tradizione goriziana. La guida naturalistica Sabrina Pellizzon condurrà i partecipanti lungo gli sterrati che portano a campi coltivati a Radicchio Canarino, Rosa di Gorizia, vigneti ed oliveti, per farsi sorprendere da tutto ciò che ruota attorno a questi due ecotipi di cicoria selezionati nel tempo dai contadini goriziani che purtroppo rischiano l’estinzione. Si scopriranno le diverse fasi di lavorazione dei due radicchi, la loro storia, le caratteristiche, le necessità ambientali, fino agli attuali problemi legati al cambiamento climatico.
Un diario vecchio di settant’anni, una ragazza goriziana di lingua italiana e un giovane sloveno cittadino jugoslavo, una storia d’amore e di contrabbando, di spie e di filo spinato sono gli ingredienti di Gorizia Cold Case l’esperienza di gioco urbano ideata dall’associazione 47/04 di
domenica 26 gennaio. Si tratta di un caso insoluto, che si può risolvere con il proprio cellulare e l’app gratuita Telegram, esplorando Gorizia e decidendo in prima persona dove orientare le indagini. Chi partecipa riceverà gli indizi sul proprio smartphone: articoli di giornale, documenti tratti dagli archivi dei servizi segreti, identikit e mappe che gli autori Stefano Beghi e Riccardo Tabilio con lo sviluppatore Marco Prestigiacomo hanno immerso nelle vicende storiche senza soluzione di continuità. Una sperimentazione di linguaggi di programmazione e intelligenze artificiali generative, insieme a un disegno sonoro immersivo, permetteranno a chi partecipa di vestire i panni del detective, dell’osservatore e del testimone: in Gorizia Cold Case una città di confine rivela le sue contraddizioni e i suoi segreti in modo intrigante e poetico, sul filo di una storia d’amore clandestino e tenace. Partenze dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00 dalla Sinagoga di via Ascoli per un’esperienza della durata di 75 minuti.
In programma il 2 febbraio Orfana la mia città, una performance itinerante e audioguidata (con cuffie wi-fi), sviluppata dall’Associazione 47/04, alla scoperta di Gorizia e del confine che la percorre. La storia di una città di frontiera, che diventa città di confine, nel corso del Novecento. Fondamentali le testimonianze di italiani e sloveni che hanno vissuto in quest’area, dall’inizio del secolo fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Una passeggiata tra le memorie dei luoghi, le architetture e gli spazi pubblici e privati che hanno segnato questa storia. Dalla città asburgica alla Grande Guerra, dall’affermarsi del fascismo di confine alle complesse vicende alla fine della Seconda guerra mondiale. Fino al settembre 1947, quando venne tracciata la linea bianca della nuova separazione tra Italia e Jugoslavia, l’ultimo tratto della cortina di ferro. Partenza dal Teatro Verdi alle 10.00 e alle 15.00.
Domenica 16 febbraio è in programma la visita teatralizzata Come due sorelle: l’architettura del ‘900 tra Gorizia e Nova Gorica a cura di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi del CTA - Centro Regionale Teatro Animazione e Figure con i testi di Claudio Parrino. Uno sguardo all’architettura del primo Novecento, protagonista della trasformazione di Gorizia dopo la Prima guerra mondiale, fino alla costruzione di nuova città dopo il trattato di Pace del 1947. L’incontro casuale di due ragazzine si sviluppa in una appassionata ricerca lungo le strade e gli edifici delle due città. Il percorso inizia dal Trgovski Dom (partenza alle 10.00 e alle 14.00), ideato nel 1903 da Max Fabiani, e si conclude in Bevkov Trg, dove è collocato il plastico del progetto urbanistico di Edvard Ravnikar ideato per Nova Gorica. Grazie al supporto di cuffie audio, si descriveranno edifici e si delineerà̀ la figura di coloro che li hanno progettati, come Casa Krasceh e il Palazzo Opera Nazionale Balilla (entrambi di Umberto Cuzzi). Si ascolterà la preziosa intervista dell’architetto Diego Kuzmin a Edvard Ravnikar registrata nel 1992, un anno prima della sua morte.
Crocevie d’Europa conclude il viaggio di questa nuova stagione il 23 febbraio con la replica della visita nel parco Basaglia Itinerari basagliani - la Città dei Matti.
CROCEVIE D’EUROPA È UN PROGETTO DEL COMUNE DI GORIZIA
Assessore - Luca Cagliari
Dirigente - Mariapia Zampa
SERVIZIO CULTURA, EVENTI, TURISMO
Ideazione e coordinamento - Rossana Puntin
Amministrazione - Agnese Monferà
Segreteria - Volontarie di Servizio Civile Isabella Delmoro e Anna Figna
PROGETTO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON:
UISP- Comitato Territoriale di Gorizia APS
Società per la conservazione della Basilica di Aquileia Arcidiocesi di Gorizia
CTA Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia
Associazione Quarantasettezeroquattro
Raggruppamento di Associazioni per la valorizzazione del Monte Calvario
Iodeposito
Cooperativa La Collina onlus
Centro Giuliano di Musica Antica Dramsam GorizianINbici (sezione FIAB Monfalcone BisiachiInBici)
|
|