La Capitale europea della cultura Nova Gorica-Gorizia sarà inaugurata
l’8 febbraio 2025. L’annuncio è stato dato in contemporanea a Lubiana, dal ministro alla cultura sloveno Asta Vrecko, a Roma, dal ministro alla cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, a Nova Gorica dal direttore di Zavod 2025, Gorazd Božič e a Gorizia dal sindaco, Rodolfo Ziberna, insieme all’assessore regionale alla cultura, Tiziana Gibelli e alla direttrice del Gect, Romina
Kocina.
Non è un caso che siano coinvolti in prima persona i due ministri ma la chiara conferma che il titolo assegnato a Nova Gorica e Gorizia va ben oltre le caratteristiche locali e abbraccia due interi paesi, la Slovenia e l’Italia. E anche di più. Perché, come ha ricordato anche il ministro Sangiuliano nel suo messaggio, letto dal sindaco Ziberna, “da questo confine è passata la storia d’Europa”.
E a fare da filo conduttore di questa data, coincidente con la Giornata della cultura slovena, sarà la poesia. La più alta poesia europea con due massimi protagonisti, come France Prešeren, il più grande autore romantico il cui componimento “Il Brindisi” è diventato l’inno della Slovenia, un inno che inneggia all’ amicizia fra le genti: “Evviva tutti i popoli- che il giorno anelano veder – che ovunque splende il sole- all’odio e liti ponga fin- che in libertà- ognun vivrà- e amico con il suo vicin”.
La data della sua morte, l’8 febbraio, è stata scelta come Giornata della cultura slovena.
Qualche decennio dopo, proprio l’8 febbraio, nasceva Giuseppe Ungaretti, autore di poesie indimenticabili, molte delle quali scritte proprio su queste terre, durante la prima guerra mondiale. Lui, soldato, insieme a tanti altri soldati, circondato giorno e notte da morte e disperazione, con le sue parole scritte, che ancora oggi emozionano chi le legge, riuscì a far emergere l’aspetto più umano, più vitale contro l’orrore della guerra che lo fece scrivere “non sono mai stato tanto attaccato alla vita”.
“ Aver deciso la data dell’inaugurazione rende reale e tangibile il sogno che la Capitale europea della cultura 2025 porta con sé – commenta il sindaco di Gorizia rodolfo Ziberna -: il riscatto di un territorio troppo spesso martoriato dalla storia. Un territorio dal quale parte oggi un grande messaggio: superare l’odio, il rancore, le profonde ferite delle guerre si può, noi lo stiamo facendo e Go!2025 dovrà diventare il simbolo di una società europea illuminata dove non sono le armi a parlare ma la voce libera della gente, le idee, la cultura, l’arte, l’intelligenza. Perché nulla è più stupido di una guerra. Insieme a Nova Gorica, ma anche alla Regione FVG, al governo e a tutte le realtà del territorio, stiamo lavorando perché questa edizione della Capitale europea della cultura sia indimenticabile, unica, come è unico questo territorio e i cittadini che lo abitano, veri protagonisti di questo straordinario evento”.
“Questo riconoscimento – commenta il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano – fa finalmente emergere le vicende di un territorio, quello del Goriziano, attraverso il quale è passata la storia d’Europa e in cui un drammatico confine ha profondamente segnato le comunità che lo abitano. Ma i cittadini di Nova Gorica in Slovenia, e di Gorizia in Italia, hanno saputo superare rancori e divisioni e hanno deciso di ricostruire insieme il loro futuro diventando un modello e un simbolo per l’Europa, ottenendo così il giusto riconoscimento di questo loro straordinario cammino. Voglio cogliere dunque l’occasione per ribadire l’assoluta vicinanza del governo a questo evento straordinario e per questo il prossimo 17 febbraio incontrerò il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna e l’assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli, incontro che avrà al centro proprio Go!20252.
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