Comune di Pordenone


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Il genio di Benito Jacovitti in mostra al PAFF!


Le tante vite di Benito Jacovitti, così potrebbe anche intitolarsi “Jacovitttti come non lo avete mai visto”, la mostra che il PAFF! propone da giovedì 6 giugno al 13 ottobre 2024 per celebrare i cento anni dalla nascita del grande fumettista italiano. 

Un concetto ben riassunto in quelle quattro “T” che sembrano un errore di stampa, ma che sottolineano volutamente l’importanza di un artista a tutto tondo, erede delle tecniche pittoriche rinascimentali e precursore inconsapevole dei manga giapponesi, nati decenni dopo la sua morte.

Per la prima volta a Pordenone, una mostra omaggio ad un fumettista apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo, emblema di un’epoca di cambiamenti e terribili catastrofi.

Jacovitti lavorava continuamente, disegnava al buio, viveva con il pennino in mano -suo personale canale di comunicazione- per raffigurare il presente, le sue esperienze di antifascista e antinazista, le esperienze di un mondo sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale e molto segnato da essa.

Un’ironia spesso amara quelle delle sue tavole, tutt’altro che infantili; una lettura sagace della crudeltà della guerra, che il disegnatore ha visto con i suoi occhi in Germania, nei volti dei prigionieri dei campi di concentramento che si aggiravano sotto stretta sorveglianza come ombre silenziose per le strade e che ha trasferito sulla carta in maniera allegorica, secondo schemi e tecniche raffinate e precise, con particolari paradossali messi come piccole “distrazioni” di incursione del presente (i celebri riempitivi di Jac: salami, vermi, farfalle, dadi, oggetti che disegnava per riempire gli spazi vuoti).

L’esposizione, curata da Valerio Bindi e Luca Raffaelli, inaugura ufficialmente giovedì 6 giugno alle 18:30 alla presenza di Silvia, la figlia del grande fumettista, che ha prestato al PAFF! 170 opere originali del padre. Ad accogliere il pubblico, una statua a grandezza naturale di Cocco Bill, il suo personaggio più famoso.

La scelta espositiva ripercorre le caratteristiche dello stile, le particolarità della costruzione linguistica e della pagina, che contraddistinguono questo artista unico e irripetibile del fumetto italiano, con uno sguardo nuovo che ne indaga il lavoro come fosse la prima volta, alla ricerca di una tecnica che è rivalsa, rinascita, autoironia, non-sense e meta-arte, con i personaggi che si rivolgono direttamente al loro autore o al pubblico per cambiare le sorti della vicenda che stanno vivendo, sfondando così, spesso e volentieri, la “quarta parete”.


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