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3ª Giornata Nazionale del Turismo del Sistema Camerale: presentati strumenti di analisi e di promozione innovativi per le destinazioni e le imprese turistiche del Friuli Venezia Giulia


“Terza Giornata Nazionale del Turismo del Sistema Camerale. Presentazione di strumenti di analisi e di promozione innovativi per le destinazioni e per le imprese turistiche del Friuli Venezia Giulia": è questo il titolo dell’incontro organizzato questo pomeriggio nella sala maggiore della Camera di commercio Venezia Giulia. 

Si è trattato dell’evento territoriale per il Friuli Venezia Giulia della 3.a giornata del Turismo delle Camere di commercio, organizzata a livello nazionale dal sistema camerale nazionale.

L’incontro, aperto dai saluti di Antonio Paoletti e Giovanni Da Pozzo, rispettivamente presidenti della Camera di commercio Venezia Giulia e della Camera di commercio Pordenone - Udine, ha avuto per oggetto, nella sua prima parte, la presentazione dei risultati delle attività di indagine economico-territoriale sul Friuli Venezia Giulia dell’Osservatorio dell’economia del turismo delle Camere di commercio. A seguire gli studi sulle destinazioni turistiche delle Dolomiti Friulane e di Grado presentati dai responsabili del progetto e dagli esperti della società del sistema camerale Isnart. A commento dell’analisi sulle destinazioni sono intervenuti Graziano Danelin, direttore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e Alessandro Lovato, imprenditore turistico e consigliere del Consorzio Grado Turismo.

“Presentiamo dei dati positivi – commenta Antonio Paoletti, presidente della Cciaa Vg – e due analisi territoriali, su Grado e le Dolomiti Friulane, che ci fanno comprendere meglio i flussi turistici corrispondenti. Questo è un anno importante e per la nostra regione e il turismo di ritorno e delle radici, con milioni di persone che ormai vivono in pratica in tutto il mondo e su cui si sta puntando a livello nazionale, potrebbe essere una ulteriore opportunità di crescita per il Friuli Venezia Giulia. Per la nostra regione, comunque, i dati medi rilevati sull’indotto turistico nel suo complesso sono già indubbiamente positivi”.

“Queste rilevazioni sono importanti perché sono di servizio ai nostri territori ed evidenziano aspetti originali e onesti, che hanno al centro i giudizi dei visitatori. Aiutano, cioè, a valutare le percezioni e a pensare, di conseguenza, le strategie più ragionate di miglioramento. Per quanto riguarda le Dolomiti Friulane, nello specifico, lo studio evidenzia – ha riferito il presidente della Camera di commercio Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo - l'importante attestazione riguardo all'apprezzamento delle bellezze ambientali, naturalistiche e di proposta, ma sprona anche il territorio a spingere sulle infrastrutture fisiche e digitali per una miglior raggiungibilità e a lavorare per creare un brand, una visione d’insieme della destinazione, con un gioco di squadra fra comunità locali, imprese e istituzioni”.

2023 CON DATI IN AUMENTO E DI VALORE PER L’ITALIA E IL FVG

Nel 2023, tra strutture ricettive ed abitazioni private, i flussi turistici in Italia sono stati stimati dall’Osservatorio sull’Economia del turismo delle Camere di commercio in 852 milioni di presenze, con un aumento del 2,8% sul 2022 e un impatto economico di oltre 84,6 miliardi di euro. Sette imprese su 10 dichiarano di aver chiuso il bilancio di fine 2023 conseguendo utili, con un 51% di camere vendute e un allungamento della stagione che diventa realtà. “Già venduto il 40% delle camere disponibili per luglio e agosto 2024 – ha indicato Paolo Bulleri, dirigente di Isnart – con una evoluzione delle motivazioni di viaggio con la cultura che sale dal settimo al primo posto, l’enogastronomia dall’11.a alla 5.a posizione e gli eventi dal 19.o al 12.o posto”. 

Il 40,4% delle persone, ad esempio, ha soggiornato nelle città d’arte, il 26,6% nelle località di mare e il 16,6% in montagna. Nel 2023 in Italia si è registrata l’affermazione dei Millenial (tra i 28 e i 42 anni) con il 41,1%, mossi dalla ricerca di esperienze di vacanze esclusive ed emozionali, mentre il 29,5% appartengono alla generazione X, ovvero turisti con un’età compresa tra i 43 e i 57 anni. Dai dati del Friuli Venezia Giulia emerge che 4 turisti su 10 appartengono alla generazione Y (30-40 anni) e sempre 4 su 10 viaggiano in coppia. La spesa media procapite giornaliera sul territorio del Fvg si attesta a 92 euro (60 la media nazionale), 67 euro la spesa media procapite per l’alloggio (71 la media in Italia) a cui si aggiunge una spesa media per il viaggio di andata e ritorno di 213 euro (269 la media in Italia). 

Quali sono le attività svolte dai turisti durante il soggiorno in Fvg? Dall’analisi emerge questo spaccato: gite ed escursioni (70%), degustazione di prodotti enogastronomici (30%) sport (23%), visita a musei e mostre (21%) e shopping (21%)

L’ANALISI DI ISNART SULLE DOLOMITI FRIULANE E GRADO

Le Dolomiti friuliane nel complesso sono una destinazione con un livello di sviluppo turistico al 56%, che presenta criticità e margini di miglioramento. Dai turisti la destinazione è apprezzata in modo più che soddisfacente, con un livello di soddisfazione turistica al 60%. Il racconto che emerge dai media definisce un appeal turistico al 56%. Una visione d’insieme della destinazione nel suo complesso e un maggior gioco di squadra fra comunità locali, imprese e istituzioni saranno fondamentali per spingere lo sviluppo.

Per Grado, dalla elaborazione della Cciaa Venezia Giulia, emergono dati che pongono la destinazione ad uno sviluppo turistico pari al 70%, e un livello di apprezzamento del 78% e dell’85% nella percezione individuale e complessiva della destinazione Grado.

Assessment

L’assessment valuta il potenziale e il posizionamento competitivo di una destinazione, nel complesso le Dolomiti Friulane ottengono un livello di sviluppo turistico del 56%, mentre per emerge la necessità di sviluppare servizi adeguati alle potenzialità di un territorio in cui si soffre anche la criticità tipica dei territori montani, ossia diminuzione e invecchiamento della popolazione. Il segmento meglio posizionato è quello dei “prodotti turistici” (73%), a riprova che la destinazione ha la potenzialità di sviluppare un’offerta appetibile. Buono anche il segmento “governance” (59%), soprattutto grazie ai livelli di investimenti sostenuti dai Comuni per lo sviluppo turistico negli ultimi 3 anni. La posizione peggiore è occupata dalle “infrastrutture” (48%), esistono fragilità in termini di infrastrutture sia fisiche che digitali, la destinazione risulta ancora difficilmente raggiungibile e fruibile appieno dai visitatori.

Per Grado l’indice di assessment è pari al 70%, con i segmenti “Prodotto turistico” al 76%, quello “Turisti” all’82%, composto da diversi sotto indicatori che raggiungo posizioni di eccellenza nel panorama nazionale quali la quota di turismo internazionale e indice di densità turistica, così come l’indicatore “Imprese”, pari all’84%, a testimoniare la dinamicità , consistenza solidità del tessuto imprenditoriale turistico storico a Grado. Il valore relativamente basso dell’indicatore “Infrastrutture “, pari al 39% deriva dalla mancanza nel comune di Grado in senso stretto di nodi per la mobilità (stazioni, caselli autostradali), e sconta il la temporalità del periodo di rilevazione, avvenuta prima del rilancio dei voli internazionali dell’aeroporto di Trieste. Anche la carenza delle infrastrutture digitali, legate alle bande “Fibra e Wireless” caratterizzano questo parametro. La Comunità locale presenta un valore del 61%, 

La tendenza del turismo in natura, della ricerca di equilibrio personale e di comunità, rendono Isnart ottimista sulla possibilità di crescita per le Dolomiti friulane, “a patto di saper mettere a fattor comune le peculiarità del territorio e dare risposta ai nuovi bisogni del mercato turistico moderno”. Forni di Sopra e Barcis, seppur ancora da consolidare, dimostrano di aver già sviluppato servizi turistici più strutturati e organizzati.

Le tendenze che si registrano sul mercato verso il turismo slow, il cicloturismo, il turismo culturale ed enogastronomico sono la sfida da vincere per Grado, grazie anche alle azioni che sta portando avanti per valorizzare il suo hinterland e la laguna, avendo tutte le carte per continuare a destagionalizzare , grazie alla ricchezza che esprime il suo territorio. Allargando infatti la visione della destinazione Grado ai comuni con-termini, come è stato sviluppato dalla strategia progettuale Mar e Tiaris, i numeri danno risultanze valori sensibilmente più alti, combinandosi con la valorizzazione cultuale di Aquileia, la ruralità dei comuni della Bassa, e le dotazioni infrastrutturali di territori più vicini agli hub logistici.

La sentiment analysis

La sentiment analysis valuta opinioni ed emozioni dei turisti che hanno effettivamente soggiornato, espressi in recensioni, commenti sui social e blog. Sono esaminate tre categorie di percezione: complessiva, (bilancio globale dell’esperienza); individuale (le emozioni provate) e servizi (giudizi sulle forniture della destinazione). Nelle Dolomiti Friulane La percezione dei visitatori, cioè il livello di soddisfazione turistica, raggiunge il 60%. La percezione individuale è buona (79%), soprattutto per la dimensione emozionale (95%), artistica, naturalistica, enogastronomica ed esperienziale (80%), a testimonianza di una destinazione apprezzata per una varietà di aspetti. La percezione complessiva è al 79%, come quella individuale, sui servizi la valutazione è invece altalenante, massima per aspetti legati a inquinamento e pulizia, ristorazione, informazioni e guide, ma è penalizzata dall’assenza di dati su costo, noleggio, salute e benessere.

Per Grado, La percezione individuale è anch’essa buona (78%), grazie anche qui ai valori massimi per la dimensione emozionale, per quella artistica e per quella fisica (95%), naturalistica (80%), lievemente più indietro la dimensione enogastronomica (40%) ed esperienziale (60%), a testimonianza di una destinazione apprezzata per una varietà di aspetti. La percezione complessiva è al 84%, sui servizi la valutazione è invece pari ad un 30%, molto differenziato al suo interno (valori massimi per pulizia e ristorazione) a causa di assenza di dati e recensioni per aspetti legati a prodotti tipici, salute e benessere, ricettività, guide.

L’HUB DIGITALE DEL MINISTERO DEL TURISMO

La seconda parte dell’incontro odierno è stata dedicata alle opportunità offerte alle imprese nell’ambito di due importanti iniziative di due diversi Ministeri: da un lato la presentazione di www.italia.it, l’Hub digitale del ministero del Turismo, un ecosistema e una vetrina promozionale digitale per tutti gli operatori italiani del settore turistico con l’obiettivo di fornire servizi diversificati per le imprese e i turisti italiani e stranieri.

“Attraverso i fondi del Pnrr si sta cambiando la filosofia del portale www.italia.it che aldilà della promozione si prefigge di dare servizi sia alle aree aggregate, quindi ai Consorzi piuttosto che alle Regioni, ma anche agli operatori turistici che attraverso il portale hanno una infinità di dati a disposizione in modo da creare il prodotto turistico in maniera più precisa rispetto alle singole offerte di nazione. Il Fvg ha una serie di turismi e opportunità straordinarie, considerando anche il turismo collegato alle radici e al turismo di ritorno, e quello che bisogna fare è sfruttare al massimo – Francesco Comotti, Tourism digital hub promoter Fvg, ministero del Turismo - questo tipo di opportunità dando a ogni singolo interlocutore le risposte che si aspetta”. 

Il progetto Turismo delle radici, sviluppato dal Ministero degli affari esteri, illustrato dalla coordinatrice per il Friuli Venezia Giulia, Cristina Lambiase, con in evidenza le opportunità per le imprese regionali di presentare le esperienze turistiche dedicate ai connazionali di origine italiana offerte dal portale italea.com. 

Le conclusioni sono state fatte da Antonio Bravo, direttore generale di Promoturismo Friuli Venezia Giulia, che ha evidenziato le molteplici possibilità di sinergie con il lavoro svolto dall’Amministrazione regionale sul turismo attraverso la società Promoturismo, sia per le attività di analisi e proiezioni, sia sugli aspetti più squisitamente promozionali.


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