foto di Lorenzo Bencich


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Eddie Cosina, l'agente di Polizia Muggesano celebrato in Musica: presentato il tributo emozionale alla sua memoria


Era il 19 luglio 1992 quando l'agente di polizia muggesano Eddie Walter Max Cosina trovò tragicamente la morte assieme agli altri membri della scorta del giudice Paolo Borsellino in via D'Amelio a Palermo.

Oggi, a oltre trent'anni da quel terribile giorno, l'Orchestra a Fiati “Città di Muggia” Amici della Musica APS ha scelto di onorare la sua memoria con uno spettacolo intenso, che abbina musica e teatro a leggìo, intitolato “Il mio nome è Eddie”, presentato venerdì 8 novembre presso il Silk Bistrot a Trieste alla presenza di Mario Anzil, Vicepresidente e Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Paolo Polidori, Sindaco di Muggia, Ferdinando Parlato, Presidente dell'Orchestra a Fiati "Città di Muggia" Amici della Musica, Andrea Sfetez, direttore musicale dello spettacolo e Michela Cembran, curatrice dello spettacolo.

Il debutto è previsto per il 15 novembre alle ore 20.45 presso il teatro “G. Verdi” di Muggia, prima tappa di un tour regionale che successivamente si sposterà a Monfalcone (Teatro Comunale) il 17 novembre, il 18 gennaio 2025 a Trieste (in Sala Luttazzi), il 7 marzo a Gorizia (Auditorium della Cultura Friulana), il 23 marzo a Pordenone (Teatro Concordia) e infine il 30 marzo a Udine (Palamostre).

Lo spettacolo non intende ricordare soltanto Eddie Cosina come agente di polizia caduto in servizio, ma punta a svelare al pubblico il lato umano, profondo e complesso di un uomo che scelse di dedicare la propria vita alla sicurezza del Paese, affrontando sfide personali e sociali. Orfano di padre fin da giovane, Cosina è descritto dai suoi amici e colleghi come una persona dall’animo nobile, capace di stringere rapporti di sincera amicizia. Ma, soprattutto, la sua figura emerge come quella di un “grande Uomo,” al di là della divisa, le cui scelte furono guidate da principi profondi e radicati.

L’attrice Michela Cembran ha scritto e interpreterà il testo in scena, mentre gli attori Raffaele Sincovich (nel ruolo di Eddie) e Pierluca Famularo daranno vita al racconto di quella che fu la quotidianità di Cosina. Il testo è stato concepito con il contributo di familiari, amici e colleghi di Cosina, raccogliendo testimonianze e ricordi di chi ha avuto l'onore di conoscerlo. Attraverso queste voci, emerge l'immagine di un uomo che, lontano dalla ribalta, ha saputo incarnare i valori di lealtà, sacrificio e dedizione, senza chiedere nulla in cambio.

La musica – il linguaggio universale per eccellenza – avrà un ruolo fondamentale nello spettacolo. L'Orchestra a Fiati “Città di Muggia” accompagnerà un gruppo rock giovanile nell'esecuzione di brani iconici degli anni ’70 e ’80, come quelli di Pink Floyd, The Beatles, Europe, Bob Dylan e Vangelis. La scelta dei pezzi non è casuale: Cosina stesso amava queste sonorità, che lo riportavano ai suoi anni di giovinezza; un periodo in cui, come tanti altri, sognava e cresceva. Un’interpretazione artistica della sua vita che vuole avvicinare i giovani di oggi ai Valori che Cosina difendeva.

Insieme alla musica rock, lo spettacolo offrirà momenti di riflessione più intimi, con l’accompagnamento del Coro Scherzi Armonici - ARIS Trieste diretto da Giulia Fonzari. L'ensemble vocale eseguirà brani scelti dalla “Deutsche Messe” di Franz Schubert e affiancherà l’orchestra nei momenti dedicati alla musica dei Pink Floyd e di Vangelis. L’insieme di questi elementi darà vita a un “atto unico” che - come descrivono i promotori - sarà “emozionante e coinvolgente”: un viaggio sonoro e teatrale che si propone di suscitare non solo ricordi, ma anche riflessioni.

L'obiettivo dello spettacolo va infatti oltre il semplice ricordo di Cosina: vuole trasmettere i valori di sacrificio e dedizione ai giovani delle scuole medie e superiori della regione. Sono previsti infatti incontri formativi nelle scuole per approfondire il significato di quella scelta coraggiosa che ha portato Cosina a essere un servitore dello Stato; un sacrificio che, spesso, in un'epoca frenetica, rischia di essere compreso solo superficialmente.

L’ideazione dello spettacolo è di Andrea Sfetez, che guiderà anche la parte musicale. La sezione foto e video è curata da Edoardo Milani, la cui visione creativa contribuirà a dare forma visiva ai momenti chiave della storia di Cosina.

Il progetto, che si propone come un simbolo della resilienza e della dedizione che Cosina ha saputo incarnare, lasciando un’impronta indelebile, è stato reso possibile grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - bando regionale "Spettacoli dal Vivo", si avvale del marchio "Io sono Friuli Venezia Giulia", gode del patrocinio del Comune di Muggia e del sostegno de Le Fondazioni Casali ETS e di sponsor privati (Samer & Co. Shipping).

L'ingresso a tutte le rappresentazioni è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Dichiarazioni dei promotori:

“Con questa rappresentazione - commenta il Presidente dell’Orchestra a Fiati “Città di Muggia” Amici della musica APS, Ferdinando Parlato - l'Orchestra a Fiati “Città di Muggia” APS vuole rendere omaggio a un uomo, prima che al suo ruolo. Con la musica che amava ascoltare e trasmettere in radio si vuole rappresentare la persona di Eddie Cosina com’era nel tempo libero: lontano dagli impegni istituzionali, faceva cantare e ballare le persone attraverso le trasmissioni di una radio libera, dove parlava di sé. I sogni, le aspirazioni, i valori di un ragazzo con un vissuto non semplice (rimasto orfano di padre da ragazzo) che poi da adulto sceglie di servire lo Stato anche a costo della sua stessa vita”.

“Eddie – spiega la regista dello spettacolo, Michela Cembran - era una persona solare, piena di gioia di vivere, ricca di giovanili amicizie, attratto dallo sport e dalla musica del suo tempo: e questo spettacolo non intende essere una commemorazione, ma piuttosto restituire al pubblico, in modo delicato e leggero, il suo ricordo”.

Eddie Walter Max Cosina era un agente di polizia di Muggia, in Friuli Venezia Giulia, che perse la vita il 19 luglio 1992 nell'attentato di via D’Amelio a Palermo, insieme al giudice Paolo Borsellino e agli altri membri della sua scorta. Cosina, come gli altri agenti di scorta, si trovava accanto a Borsellino per proteggerlo nel periodo in cui la mafia colpiva duramente i simboli dello Stato che combattevano il crimine organizzato in Sicilia.

Di Eddie Cosina si ricorda non solo il sacrificio in servizio, ma anche la sua umanità. Cresciuto senza padre, Cosina mostrò fin da giovane una profonda lealtà e dedizione, che lo portarono a scegliere una carriera pericolosa pur di servire lo Stato e proteggere i suoi cittadini. Era noto tra amici e colleghi per il suo carattere amichevole e generoso e la sua passione per la musica degli anni '70 e '80. La sua morte ha rappresentato una perdita sentita non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, perché ha ricordato a tutti il prezzo che alcuni uomini e donne pagano per proteggere la sicurezza e la giustizia.


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