La prossima apertura della mostra “...poco mi manca oramai per diventare io stesso un bibliofilo. Umberto Saba e l'opera di Francesco Petrarca”, che sarà inaugurata
venerdì 18 ottobre e della mostra “SABA. LETTERA CAPO A’. Poesie miniate”, che inaugurerà
martedì 29 ottobre sono state annunciate dall’assessore comunale alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia Maurizio De Blasio nel corso di una conferenza stampa in Sala Giunta alla presenza della curatrice, Alessandra
Sirugo, responsabile della Sezione antica della Biblioteca Attilio Hortis e del Museo petrarchesco
piccolomineo, della preside Cesira Militello e dalla referente della biblioteca del Liceo classico e linguistico Francesco Petrarca, Gabriella Parodi, dal responsabile del LETS Riccardo Cepach e dal co-curatore della mostra sulle poesie miniate, Giovanni Spano. Le due iniziative rientrano nel programma di eventi "Per un anniversario Petrarchesco (1374-2024): Francesco Petrarca nell’opera di Umberto Saba”, un articolato progetto del Comune di Trieste curato da Alessandra Sirugo e realizzato con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, bando “Divulgazione Umanistica 2024”, che prevede, oltre alle due mostre che ripercorreranno in modo complementare il rapporto tra Petrarca e Saba nei due musei letterari del Comune, una conferenza, un convegno e due passeggiate letterarie.
Ma cosa accomuna due figure apparentemente così distanti come Petrarca e Saba? Il 2024, anno in cui ricorrono i 650 anni dalla scomparsa di Francesco Petrarca, scandisce anche il secolo di vita della denominazione Libreria antiquaria “Umberto Saba”. Eventi così lontani nel tempo e nello spazio vengono quindi accostati a Trieste tenendo conto della vicinanza di temi e motivi nei versi dei due poeti e del fortunato rapporto che ha legato la Libreria Antiquaria “Umberto Saba” alla Biblioteca civica “Attilio
Hortis”. Tra il 1931 e il 1951, infatti, Saba vende al Comune di Trieste per la Sezione petrarchesca rossettiana della Biblioteca Civica "Attilio
Hortis" alcuni dei più importanti manoscritti e incunaboli, ora appartenenti al Museo petrarchesco
piccolomineo.
Dopo il convegno intitolato "Digital Humanities tra paleografia e filologia", svoltosi presso l’ateneo giuliano il
19 e 20 settembre scorsi, in virtù della collaborazione tra il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università e il Comune di Trieste il 18 ottobre alle 17 presso il Museo petrarchesco piccolomineo di via Madonna del mare, 13 si inaugura l’esposizione: “...poco mi manca oramai per diventare io stesso un bibliofilo. Umberto Saba e l’opera di Francesco Petrarca” di Alessandra Sirugo che chiuderà il 19 aprile 2025.
Una seconda rassegna espositiva verrà inaugurata il
29 ottobre alle ore 18 presso il Museo LETS – Letteratura Trieste, in piazza
Hortis, 4. Si tratta di “SABA. LETTERA CAPO A’. Poesie miniate” a cura di Sergio Pancaldi e Giovanni Spano, da un’idea di Riccardo
Cepach. Dieci illustratori contemporanei – Iva Androic, Max Calò, Adriano Lepri, Davide
Lippolis, Guglielmo Manenti, Cosimo Miorelli, Ugo Pierri, Andy Prisney, Shanti Ranchetti e Jan Sedmak – interpretano, ciascuno con il proprio stile, alcune liriche di Saba a partire dalla prima lettera dei più noti componimenti attraverso l'arte dei capilettera miniati che rimandano alle preziose edizioni del Canzoniere petrarchesco. La mostra si concluderà il 26 gennaio 2025.
Inoltre, il 24 ottobre alle ore 11 si terrà presso la succursale del Liceo classico e linguistico “Francesco Petrarca” di via
Tigor, 22, la conferenza del professor Andrea Afribo, docente di Linguistica italiana dell’Università degli Studi di Padova, “In malora l’eterno petrarchismo degli italiani. Fortuna e sfortuna di Petrarca nel Novecento”. La conferenza è proposta dall’Ente Nazionale “Francesco Petrarca” di Padova, partner del progetto del Comune di Trieste. L'ingresso è riservato alle classi quinte degli Istituti secondari superiori, su prenotazione (fino ad esaurimento posti) scrivendo a:
gabriella.parodi@liceopetrarcats.it."
Finora - è stato evidenziato - si sono iscritti 134 studenti dei Lecei Petrarca e Galilei e si è in attesa anche dell’adesione del Liceo Carducci Dante".
Proseguiranno poi le passeggiate letterarie nella Trieste di Domenico Rossetti e di Umberto Saba. Dopo l’ottima partecipazione di pubblico all’itinerario del 26 settembre, sarà possibile visitare i luoghi simbolo della città letteraria anche mercoledì 30 ottobre alle ore 16 e
sabato 16 novembre alle ore 15.30. L’iniziativa prevede anche la presenza di un interprete in lingua dei segni (LIS). Sarà un modo di visitare Trieste col naso all’insù a scorrere i luoghi cari al collezionista di opere petrarchesche e al poeta libraio.
Ancora, il 10 dicembre alle ore 17.30 Lorenzo
Tommasini, assegnista di ricerca di Letteratura italiana presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, presenterà il catalogo dell’esposizione “...poco mi manca oramai per diventare io stesso un bibliofilo. Umberto Saba e l’opera di Francesco Petrarca” di Alessandra Sirugo (Trieste, EUT – Edizioni Università di Trieste, 2024) presso Casa Ascoli, sede della Società Filologica Friulana a Gorizia. Il catalogo verrà poi proposto anche a Trieste il
24 gennaio, sempre alle 17.30, al Museo LETS – Letteratura Trieste.
Il catalogo affronta l’analisi e l’illustrazione dei documenti esposti in mostra, provenienti dal “Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei” delle Università di Pavia e Trieste, dalla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia, dal Civico Museo
Revoltella, dalla Libreria antiquaria Drogheria 28 di Simone Volpato e dalla Biblioteca Civica “Attilio
Hortis”.
"Oggi - ha esordito De Blasio - presentiamo una iniziativa frutto del lavoro di molte persone, unite - cito - dal “filo d’oro della tradizione italiana” che Saba, ritrova leggendo Petrarca commentato da Giacomo Leopardi. Parlare di poesia e guardare al passato, in un’epoca caratterizzata dal digitale e dall’intelligenza artificiale, potrebbe sembrare anacronistico, in realtà ci aiuta a scoprire le origini del nostro presente e questo progetto permette cogliere quegli aspetti dell’animo umano che solo l’arte - e in particolare la poesia - sanno far emergere con grande forza. Mi auguro che con queste iniziative si riesca a trasmettere alla cittadinanza l’entusiasmo mostrato da tutti gli studiosi coinvolti in un progetto così accurato e ricco di bellezza”.
"E’ un onore per il Liceo Petrarca - ha dichiarato la preside, Cesira Militello - ospitare la conferenza di Andrea Afribo nella prestigiosa aula magna della sede di via
Tigor. Grazie alla regia della referente della biblioteca scolastica, Gabriella Parodi, il 23 aprile scorso abbiamo realizzato il doppio evento "Francesco Petrarca “Citizen of the World” in occasione della Giornata Mondiale del Libro. Quando l'attuale IV G ha proposto testi di Petrarca e “intorno” al Petrarca alle attuali II G e V G e, alle letture è seguita l'inaugurazione della Mostra bibliografica, una piccola esposizione dei libri posseduti dalla Biblioteca “Luciana
Schleifer” del Liceo" che ha potuto contare sulla partecipazione di circa 40 studenti".
La Preside ha voluto riferire quella che ha definito "una sorta di miracolo". "Abbiamo l'immagine dei ragazzi con lo smartphone in mano, come se non sapessero pensare come la propria testa e invece gli studenti del Liceo hanno realizzato qualcosa di straordinario: una studentessa dell'attuale V G, Ester Mauri, ha promosso un'iniziativa dal titolo "Piccoli poeti crescono" finalizzata alla promozione della lettura e della composizione di poesie che ha visto una grande partecipazione: quindi c'è qualcuno che a quell'età che non solo ama leggere la poesia, ma anche la scrive. Sorprendentemente, quindi, la poesia attira i giovani e un poeta come Petrarca suscita in loro ancora grande interesse".
A questo proposito, Militello ha sottolineato la modernità del Petrarca, "un autore straordinario a me molto caro perché particolarmente moderno. È un personaggio straordinariamente inquieto che conclude una sua opera con le parole "Sarò presente a me stesso fin quando potrò e raccoglierò i frammenti sparsi della mia anima". Quale pensiero può essere più moderno? E quale pensiero può essere più apprezzato dagli studenti?". "I ragazzi - ha concluso Militello - hanno letto le poesie di Petrarca in italiano, ma anche dei testi poetici in lingua straniera perché il Petrarca si è innervato il tutta la letteratura europea".
La referente della biblioteca scolastica, Gabriella Parodi, ha illustrato il percorso PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) che nella biblioteca del Petrarca - che descrive come "viva e vitale" - viene portato avanti da anni grazie all'apporto degli studenti che partecipano attivamente alle sue attività ordinarie e straordinarie: l'anno scorso sono stati venti i ragazzi impegnati nel tenere aperta la biblioteca che aderisce al Sistema Bibliotecario Giuliano e dispone di oltre ventimila volumi. "Un giacimento culturale - ha affermato Parodi - dove si svolgono tutte le attività previste, cioè la promozione dei servizi per la cittadinanza e la formazione della lettura. Perché se i libri stanno fermi negli scaffali non servono: bisogna aprirli, come la mente, perché altrimenti la biblioteca si riduce a un semplice magazzino".
"Riguardo all'idea dell'esposizione - ha aggiunto - ci siamo chiesti perché non accompagnare la Giornata mondiale del libro anche con una piccola mostra bibliografica per di mostrare che non esistono solo le esposizioni artistiche? I ragazzi hanno aderito con entusiasmo, rimanendo anche oltre l'orario; abbiamo scelto i libri, creato i cartellini e le sezioni e per abbellire gli ambienti abbiamo utilizzato materiali di cui già disponevamo nella logica della riciclo e del recupero".
Il titolo della mostra allestita al Petrarca riprende quello di uno storico convegno mondiale tenuto a Washington nell'aprile 1974, "che - ha ripreso Parodi - ben risponde alla vocazione linguistica della scuola".
"L'obiettivo della mostra - ha ripreso Parodi - era valorizzare i testi presenti in biblioteca:_ abbiamo creato un fil-rouge de "La via del sonetto" al quale abbiamo collegato le letterature straniere che venivano studiate in questo corso inserendo anche lo spagnolo per coprire tutte le lingue del Liceo linguistico".
L'esposizione è articolata in tre sezioni: “Cosa scrive Petrarca?” piccola selezione delle sue opere; “Cosa dicono di lui?” piccola selezione delle opere scritte su di lui e “La via del sonetto”, una proposta di testi poetici di Petrarca e appartenenti alle varie letterature che si propone di creare un filo di continuità all’insegna di questa forma di poesia. L'evento si può rivedere su:
https://www.liceopetrarcats.edu.it/2024/06/11/se-leggi-ti-liberi/
"Nel caso di Umberto Saba - ha spiegato il responsabile del Museo LERTS, Riccardo Cepach - ci sembrava interessante l'idea di sviluppare i capilettera, anche perché il poeta triestino aveva un'attenzione particolare per il primo verso per un immediato coinvolgimento di chi leggeva. “Amai trite parole”, incipit fulminante di una delle più note poesie di Saba, ci dice quanto importante fosse, nella sua arte, colpire la mente e il cuore del lettore fin dal primo istante".
"Per me - ha rivelato il co-curatore della mostra sulle poesie miniate, Giovanni Spano - è stata un'esperienza straordinaria perché mi ha permesso di toccare con mano libri del 1500 che dovevo fotografare per il catalogo della mostra. Abbiamo individuato dieci artisti a cui abbiamo sottoposto una selezione di trenta poesia di Saba tra cui potevano scegliere la poesia che preferivano e in base alla prima lettera del verso erano chiamati a realizzare la propria opera".
Ulteriori informazioni e programma completo sono disponibili sul sito https://museopetrarchesco.it.
Per informazioni: tel. 0406758184
sito web https://museopetrarchesco.it
FB @museopetrarchescopiccolomineo @letteraturatrieste IG @letteraturatrieste
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