«Siete pronte/pronti ad esplorare terre incognite? Siete pronte/pronti a coniugare i verbi volere crescere volare al futuro interlunare? Dimenticate l’orologio in questa casa il tempo ticchetta senza fretta, ticchetta senza sosta. Qui impossibile fa rima con formidabile»: parola di Bernard Friot, il grande autore francese di romanzi, racconti e poesie per ragazzi, letto e tradotto in tutte Europa, il “Gianni Rodari” d’oltralpe del nostro tempo. È questa la sua esortazione quale “ambasciatore” e amico della Casa delle Culture bambine, a Cjase di Catine, che si prepara al taglio del nastro con artisti e realtà culturali nazionali e del territorio: e saranno tanti i testimonial d’eccezione del progetto, autrici e autori che hanno donato le loro composizioni e il loro augurio letterario in vista della nascita della prima Casa delle Culture in Italia interamente focalizzata sui bambini e le bambine. L’inaugurazione è già fissata in una giornata speciale,
mercoledì 20 novembre, la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Agli auspici di Bernard Friot si aggiungono quelli di Chiara Carminati, scrittrice fra le più amate, in Italia e all’estero, dai giovani lettori e lettrici: «con scoperte esplorazioni e meraviglie, con la porta che si apre e tutti accoglie, la cultura dei più piccoli si espande, così tutta la cultura è un po’ più grande».
E alle loro voci si sono aggiunte quelle altrettanto prestigiose di Marco Aime, antropologo culturale e saggista, di professionisti e autori come Domenico Barillà e Antonio Ferrara, e di Della Passerelli, direttrice editoriale di Sinnons Editrice e membro di IBBY Italia. Apporti, e molte altre testimonianze che si uniscono al lavoro di operatori e istituzioni nella progettazione partecipata della Casa.
«La cultura è la casa degli umani, ci piace aperta e sconfinata. Ci piace costruirla assieme e a partire dai bambini – spiega Mara Fabro, presidente di Damatrà e portavoce del progetto-. Ma questa Casa delle culture bambine com’è? Per accendere gli immaginari di tutti, abbiamo chiesto a due amici speciali, Chiara Carminati e Bernard Friot, che con le parole sanno dare nomi alle cose che ancora devono diventare, di raccontarvi questa casa che ancora non c’è».
CASA DELLE CULTURE BAMBINE, COSA SIGNIFICA: ECCO IL PROGETTO.
La Casa delle Culture bambine a Cjase di Catine sarà uno spazio culturale che mette al centro i bambini e le bambine, un luogo nel quale la comunità locale è stata coinvolta sin dalla sua progettazione, fianco a fianco con artisti di fama internazionale, e dove continuerà a coltivare incontro, impegno e partecipazione. Un progetto educativo multidisciplinare dove le competenze e le culture, di cui bambini e bambine sono portatori, vengono valorizzate in un continuo processo di co-creazione; dove la bellezza dialoga con l’esperienza, dove spazi e sentimenti interagiscono.
Nella Casa si accoglieranno le persone che crescono, si riscoprirà la dimensione dell’ascolto e i più piccoli saranno i reali protagonisti. Laboratori, letture, convegni, residenze d’artista, mostre, visite guidate e letture trasformeranno giorno per giorno l’antica casa colonica restaurata dal Comune di Fagagna nel cuore del paese, messa a disposizione delle associazioni della frazione di Villalta e diventata, dal 2018, la sede di Damatrà. Una casa di comunità del Friuli e insieme una agorà a vocazione bambina, dove nelle prossime settimane si accenderà il countdown verso il
20 novembre 2024, quando si inaugurerà ufficialmente la struttura nella sua nuova e più articolata identità, a pochi giorni dalla celebrazione – il
17 novembre – del 37° compleanno dell’associazione. Se lo spazio polifunzionale del piano terra resterà casa di comunità aperta al pubblico, il primo piano diventerà appunto Casa delle culture bambine, dove molti artisti hanno già lasciato il loro segno, imprimendolo così come le bambine e i bambini hanno proposto attraverso un “corpo a corpo” fra lo spazio e chi lo modella, uno scambio che è stato e sarà impegno e progetto partecipato di piccoli e adulti
CASA DELLE CULTURE BAMBINE, IL CALENDARIO DEGLI EVENTI INAUGURALI
Da domenica 17 a mercoledì 20 novembre le melodie della pianista e compositrice Giovanna Pezzetta, le parole di Chiara Carminati, le opere di Michele Bazzana e il calendario sentimentale realizzato da Virginia Di Lazzaro scandiranno il programma che festeggerà ufficialmente la nascita della Casa delle culture bambine e il compleanno di Damatrà, la onlus ideatrice e promotrice del progetto. Esplorazioni in anteprima per bambine e bambini, appuntamenti formativi per docenti, un concerto partecipato per festeggiare il luogo in cui il sapere bambino diventa patrimonio condiviso e ispiratore. E in perfetta sintonia con lo spirito che alimenta questo nuovo spazio, il collettivo invita bambine e bambini a contribuire, da subito, alla realizzazione del nastro che verrà tagliato all’inaugurazione. Potranno inviare alla sede di Damatrà, nella futura Casa delle culture bambine, un rettangolo di tessuto di 8 centimetri di lunghezza sul quale scrivere la parola che nel loro immaginario meglio rappresenterà il luogo a loro riservato. I rettangoli verranno cuciti in una variopinta striscia di significati, consistenze e fantasie, perfetta sintesi del pensiero che animerà il luogo.
Saranno un autunno e un inverno ricchi di colori, emozioni e suggestioni quelli che la Casa delle culture bambine propone, a partire da novembre. Il primo appuntamento è per domenica 17 novembre alle 17, quando Damatrà festeggerà il suo compleanno e aprirà le porte di Cjase di Catine ai protagonisti più attesi: i bambini e le bambine. Accompagnati dagli artisti Michele Bazzana e Virginia Di Lazzaro, che assieme a Damatrà hanno pensato, immaginato e costruito il nuovo spazio culturale, esploreranno la Casa. Per la quale Di Lazzaro, consulente artistica dal 2007 per la Collezione Peggy Guggenheim, ha curato il Calendario del tempo delle bambine e dei bambini. Saranno i sentimenti e gli stati d’animo a scandirlo, in uno scorrere che avrà la durata delle scoperte, la lentezza delle attese e la velocità delle apparizioni. Martedì 19 alle 17, la pratica laboratoriale e l’introduzione all’approccio educativo della Casa verranno presentati ai docenti desiderosi di approfondire i programmi formativi calendarizzati da Damatrà fino al 2025. Mercoledì 20, sempre alle 17, la musica di Giovanna Pezzetta e la musicalità delle parole di Chiara Carminati risuoneranno nella stanza della Casa per celebrare nel modo più condiviso e partecipato la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: un concerto partecipato, che includerà la musica tra tutti i linguaggi artistico-espressivi che a Fagagna sono di casa. Infine, alle 18, il tanto atteso taglio del nastro, frutto del contributo di bambini e bambine che avranno inviato la loro idea di Casa scritta su stoffa.
Dopo l’inaugurazione, già a partire dal 24 novembre, ogni ultima domenica del mese la Casa delle Culture Bambine organizzerà laboratori pomeridiani rivolti alle famiglie con bambini e bambine a partire dai 4 anni. Saranno esperienze sempre diverse per sperimentare le proposte tra arte, scienza, narrazione e meraviglia di Damatrà. “Paesaggi: in viaggio intorno a un tavolo” è il titolo del laboratorio del
24 novembre, “Geologie: dai sassi dei muri al cuore dei sassi”, quello del
29 dicembre, “Tempo di sabbia”, quello del 26 gennaio, “La forma del colore”, quello del
23 febbraio, mentre “Nodi al fazzoletto”, il 30 marzo, chiuderà il programma.
Questo luogo di relazioni che prende forma intorno ai bambini e alle bambine è un traguardo importante per Damatrà, una realtà culturale attiva da oltre 30 anni su tutto il territorio regionale che da sempre mette a disposizione competenze, idee e una certa attitudine all’innovazione.
“La Casa delle Culture Bambine a Cjase di Catine, a Fagagna, – dichiara il Vicepresidente e Assessore alla cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Mario Anzil – è un progetto che rappresenta un faro di innovazione culturale ed educativa, rivolto ai cittadini più giovani. La cultura deve essere inclusiva, ed è fondamentale che tutti, a partire dai più piccoli, possano accedervi e contribuire a costruirla. Come Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, siamo fermamente convinti che dedicare attenzione ai giovani sia fondamentale per il futuro di tutti noi. È per questo motivo che abbiamo sostenuto fortemente questo progetto: crediamo nell'importanza di fornire ai nostri bambini e ragazzi opportunità di crescita culturale ed educativa di alta qualità, in un ambiente stimolante e creativo. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto, in particolare all’associazione Damatrà e agli autori Bernard Friot e Chiara Carminati”.
“Ne siamo certi: Damatrà non smetterà mai di stupire, di stupirci e forse di stupire anche sé stessa! – afferma il sindaco di Fagagna Daniele Chiarvesio - Questo nuovo corso, che si prospetta con l’avvio della Casa delle Culture Bambine, è un ulteriore passo verso la comunità dei più piccoli. Siamo orgogliosi e felici di avere sul nostro territorio la sede della cooperativa Damatrà che dal 2018 abita a Cjase di Catine e qui nasca questo polo culturale che mette al centro il fare bambino, in termini non solo di progetti culturali, ma anche nel ridisegnare gli spazi interni proprio in funzione di questa nuova sfida che Damatrà si pone. Siamo lieti quindi di festeggiare con Damatra questo traguardo e di tagliare questo nastro speciale, certi che questo luogo sarà una ricchezza importante per l’intera comunità, a partire da Fagagna, ma con uno sguardo al mondo “.
La Casa delle Culture Bambine è un progetto finanziato da: PR FESER 2021 -2027 del Friuli Venezia Giulia - Bando a sostegno delle imprese culturali e creative.
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