Sono centinaia le persone che ogni giorno si spostano tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia; pendolari, in ingresso ed uscita, che vivono e lavorano in Paesi differenti e che hanno fatto del confine la loro “porta”. Quasi 300 persone che testimoniano le dinamiche di un mercato del lavoro transfrontaliero in espansione, con numeri in progressiva crescita dal 2008 e sempre più persone (ad oggi oltre 1.400 per quanto riguarda il Fvg) che hanno fatto la scelta di trasferirsi in forma stabile in Carinzia, e soprattutto a Villacco attratti dalle opportunità del settore della meccatronica.
E’ su queste dinamiche che al Museo della Dogana di Coccau, luogo altamente simbolico, lo CSIR (vale a dire il Consiglio Sindacale Interregionale Fvg-Carinzia, cui partecipano Cisl, Cgil, Uil e OGB) si è voluto confrontare con i più alti rappresentanti istituzionali delle due Regioni – i rappresentanti di Fvg e Carinzia, Peter Kaiser e Alessia Rosolen - ed alcuni esponenti chiave dell’Unione Europea: Lambert Kleimann della Direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione, che fa capo alla Commissione Europea, e Martin Guillermo Ramirez, Segretario Generale di AEBR, Associazione delle regioni europee di confine.
Oggi – è l’istanza delle parti sociali – è fondamentale avere una visione europeista e concreta dei cross-border, come territori ricchi di opportunità, ma anche non privi di problemi per quanto attiene alle tutele dei lavoratori. Tra quelle segnalate direttamente dai frontalieri intervistati - ed oggetto di uno studio specifico commissionato dallo CSIR ai ricercatori Daniel Spizzo ed Eric Kirschner, presentato in anteprima proprio a Coccau – oltre alle certezze riguardanti la sicurezza sociale e i sistemi fiscali, a prevalere è la richiesta di servizi legati alla mobilità (ad esempio accorciando i tempi di percorrenza), alla ricerca di una abitazione, al sostegno alla famiglia a alla scuola, e alla formazione unitamente ai servizi di collocamento.
“Oggi abbiamo una fotografia molto chiara del mercato del lavoro tra Fvg e Carinzia, così come dei fabbisogni delle persone che attraversano il confine tra Tarvisio ed Arnoldstein e delle imprese. L’obiettivo è quello di valorizzare le potenzialità di un territorio straordinario, mettendo al centro l’occupazione di qualità, il diritto alla mobilità, la formazione professionale nella logica di scambio di esperienze reciproche e mutuali, ed il mercato del lavoro, che deve essere circolare, cioè capace di prevedere in chiave osmotica anche lo scambio dei lavoratori e delle competenze” – spiega la presidente dello CSIR, Mariateresa Bazzaro.
Obiettivi sui cui ha fatto perno la partecipata iniziativa dello CSIR, unitamente a quello di mettere in atto sinergie e collaborazioni innanzitutto con EURES, la rete di cooperazione cui partecipano i servizi pubblici per l'impiego dei Paesi UE, e le associazioni datoriali e sindacali; o ancora nell’ipotizzare un osservatorio transfrontaliero relativamente al mercato del lavoro.
Obiettivi senz’altro ambiziosi, ma necessari – si legge in un comunicato dello CSIR Fvg-Carinzia – se vogliamo valorizzare l’esperienza dei cross-border e dare voce e dignità anche al lavoro frontaliero, spesso non privo di ostacoli. Il compito delle parti sociali va in questa direzione: certamente in quello primario, di fornire supporto, informazioni ed assistenza ai lavoratori, ma anche in quello, tutt’altro che secondario, di favorire la costruzione di percorsi comuni, a partire dalla formazione delle competenze, come fattore di arricchimento e crescita del territorio, senza contare le ricadute positive in termini anche economici e sociali laddove via sia un innalzamento della qualità del lavoro.
L’incontro è stato suggellato dal buffet, ispirato ai piatti della tradizione del Fvg e della Carinzia, curato e servito dagli allievi della Scuola alberghiera dello Ial Fvg, con la qualificata assistenza dei loro docenti. La partecipazione degli studenti a questo, come ad altri importanti eventi istituzionali, è un’esperienza che arricchisce e completa il percorso formativo.
Dichiarazioni:
Peter Kaiser
“La cooperazione economica e sociale tra le nostre regioni, Fvg, Carinzia e Slovenia sta migliorando sempre di più, in un'area dove ci sono tre culture, e quindi è sempre più importante rafforzare anche questi scambi, anche in nell'ottica dell'euroregione”. “Penso alle diverse e positive progettualità realizzate insieme nell'ambito del GECT, ma sempre mantenendo ciascuno la propria identità culturale – ha proseguito -, ma dobbiamo crescere sempre di più anche in termini di scambio economico, circolazione delle merci , collaborazione tra Camere di commercio, sindacati, e tutte le altre le parti sociali”. “Sono molto contento di questa cooperazione tra Fvg e Carinzia – ha concluso Kaiser - e del fatto che i contatti si intensifichino sempre di più e tutto questo si armonizza bene con l'interscambio di lavoratori che si spostano da un lato all'altro del confine, dal Fvg alla Carinzia e dalla Carinzia al Fvg”.
Mariateresa Bazzaro
“E' sempre più necessario lavorare in stretta cooperazione tra Fvg e Carinzia, soprattutto per realizzare un mercato del lavoro davvero circolare, dove le competenze e le professionalità possano muoversi liberamente da un Paese all'altro e dove ci siano più opportunitù per tutti”. Lo ha detto oggi Mariateresa Bazzaro, presidente del Csir, Consiglio Sindacale Interregionale Fvg-Carinzia oggi all'incontro sul tema del lavoro transfrontaliero tra Fvg e Carinzia organizzato al Museo della Dogana di Coccau (Tarvisio), organizzato dal Csir, cui partecipano Cisl, Cgil, Uil e Ogb. Nel corso dell'incontro è stata presentata una ricerca commissionata dal Consiglio interregionale ai ricercatori Daniel Spizzo ed Erich Kirschner. “I problemi segnalati dai lavoratori transfrontalieri tra Fvg e Carinzia – ha proseguito Bazzaro - sono quelli delle tutele sociali, della fiscalità e quelli che riguardano l'assistenza nel trovare l'alloggio o la mobilità”. Dalla ricerca emerge anche che “c'è stata una fuga considerevole di lavoratori dal Fvg verso la Carinzia, e questo è sicuramente dovuto a una maggiore attrattività del mercato del lavoro carinziano – ha sottolineato Bazzaro , ma c'è la volontà da parte del sindacato, delle istituzioni e delle parti datoriali di qua e di là del confine di far sì che il mercato del lavoro sia sempre più osmotico e mutuale”. La presidente del Csir ha poi evidenziato che “qui si rivendica il ruolo delle parti sociali al di qua e al di là del confine, perché sono gli osservatori privilegiati delle dinamiche del mercato del lavoro e possono spingere insieme affinché queste possano essere davvero circolari”.
Alessia Rosolen
Tra il Fvg e gli stati e regioni confinanti, anche sul versante del mercato del lavoro, “E' possibile superare con gli strumenti che le Regioni hanno, i limiti imposti da normative nazionali molto diverse, sia sul tema del welfare territoriale, dell'accesso ai servizi, dei trasporti, ma anche rispetto a percorsi legati alla previdenza sociale e alle agevolazioni sulla residenzialità”. Lo ha detto oggi l'assessore regionale del Fvg al Lavoro, istruzione, ricerca e famiglia, Alessia Rosolen, intervenendo oggi all'incontro sul tema del lavoro transfrontaliero tra Fvg e Carinzia organizzato al Museo della Dogana di Coccau (Tarvisio), organizzato dal Csir, cui partecipano Cisl, Cgil, Uil e Ogb, e al quale ha partecipato anche il governatore della Carinzia, Peter Kaiser. “Va considerato e sviluppato il percorso che è sotteso a tutto, quello dei reciproci scambi e conoscenza, a partire dai servizi per la prima infanzia, fino all'università, comprendendo anche il mondo della formazione, che in tutti i Paesi europei – ha evidenziato Rosolen – è la base del mercato del lavoro. Anche su questo serve un salto di qualità, integrando competenze che si acquisiscono; lo facciamo già con la rete Eures, con il Gect, ma dobbiamo farlo in modo sempre più strutturale – ha proseguito l'assessore - ritagliandoci spazi di competenze noove e spazi di omogeneizzazione rispetto a normative che si possono correggere e integrare”. In questo senso. ha concluso, “credo che questo territorio, tra Fvg, Slovenia, Croazia e Carinzia, dove s'incrociamo diverse culture sia uno dei territori a livello internazionale dove i passaggi di sburocratizzazione e di agevolazione delle politiche possano essere messi in atto in modo più veloce, proprio per i rapporti molto stretti che la Regione riesce ad avere con i territori limitrofi”.
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