Comune di Muggia


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Inaugurata la mostra "Trieste e una donna"
al Museo "Ugo Carà" di Muggia


Inaugurata “Trieste e una donna. Immagini al femminile dalla Collezione d’Arte della Fondazione CRTrieste” alla presenza di Nicola Delconte, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Muggia, Enrico Eva, componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRTrieste, e Alessandro Del Puppo, curatore della mostra. 

L’esposizione, la quarta organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia e dalla Fondazione CRTrieste, rappresenta un’importante sinergia operativa tra istituzioni che hanno rinnovato la convenzione stipulata nel 2021 volta a sviluppare la cultura quale elemento cardine della crescita socio economica del territorio, conservando e diffondendo le opere degli artisti locali, rendendole fruibili al pubblico e valorizzando al contempo lo spazio espositivo muggesano. 

“In un contesto globale dove la cultura ricopre un ruolo sempre più centrale nella costruzione dell’identità collettiva, essendo motore economico e sociale, la collaborazione tra istituzioni diventa un elemento imprescindibile” - ha dichiarato Enrico Eva. 

“Il racconto delle nostre terre e delle nostre genti tratto dagli scrittori del Novecento, grazie alla fondamentale comunione di intenti con la Fondazione CRTrieste, rappresenta per il territorio muggesano una chiave di lettura indispensabile per interpretare la storia, l’arte e la cultura del passato e per riallacciarle al presente in proiezione futura. Il filone letterario è dunque oggi un tema sempre più attuale e urgente che intendiamo leggere e rileggere, percorrere e ripercorrere, anche grazie all’abituale concorso del progetto di promozione alla lettura per i più piccoli Nati per Leggere FVG e alla prossima e prestigiosa collaborazione con una recente ma già autorevole realtà triestina dedicata alla grande letteratura del Novecento, come LETS, il Museo della Letteratura di Trieste” - sono le parole di Nicola Delconte.

Nuovamente è stato indicato un tema letterario quale filo conduttore della mostra, evocando le suggestioni scaturite dal Canzoniere di Umberto Saba, un omaggio del poeta alla sua città natale, che paragona a una figura femminile complessa, misteriosa, accogliente qual è la Trieste di inizio Novecento. Una raccolta di sguardi appassionati, quelli proposti, intorno a un tema tra i più rilevanti nella storia dell’arte di ogni tempo e di ogni luogo; qui si intrecciano la parola poetica, l’immagine femminile sospesa tra voluttà e desiderio, erotismo e misticismo, attrazione e mistero.

“Dopo la trilogia artistico-letteraria dedicata a Vita col mare (Stelio Mattioni), Il mio Carso (Scipio Slataper) e La città di Zeno (Italo Svevo) dipinti, sculture, disegni e incisioni che fanno parte del patrimonio della Fondazione sono convocati quest’anno per dar forma a un’ulteriore suggestione: attraverso la parola poetica del canzoniere di Saba, la mostra racconta oltre un secolo di immagini femminili e al femminile, tra incanto e mistero, in un seducente gioco di sguardi reciproci”. - sono le parole del curatore della mostra e della Collana d’Arte della Fondazione CRTrieste Alessandro Del Puppo. 

Un excursus tra oltre quaranta opere di tecniche diverse sulle orme di grandi autori attivi a Trieste tra Ottocento e Novecento, dalla grande decorazione di Eugenio Scomparini alle figure mitologiche di Edgardo Sambo, ai dipinti intensi e gioiosi di autrici come Leonor Fini e Miela Reina. Presente in mostra anche il richiamo al Giappone, di tendenza al volgere del XIX secolo, nella “Danzatrice giapponese” di Carlo Wostry e dalla “Bambola giapponese” di Arturo Rietti.

Particolare il riferimento al Primo conflitto mondiale, evento significativo per la storia locale, è rappresentato dall’ inedito “Estasi di Gabriele D’Annunzio” di Bruno Sossi. Nel centro della composizione spicca la presenza del nudo femminile, inscritto dal cranio del poeta, come fosse parte stessa della sua mente febbrile e musa dell’intera scena che si dipana in piani diversi, celando particolari storici e riferimenti bellici. L’opera, in questa occasione, ha rivelato un importante elemento: la firma che si ritiene essere dello stesso D’Annunzio, sul retro dell’opera, presumibilmente una sorta di ringraziamento all’autore che ha portato anche ad una più precisa datazione del quadro. 

Durante le fasi di allestimento si è riusciti inoltre – servendosi della tecnica di comparazione – ad attribuire al pittore francese attivo tra Otto e Novecento Delphin Enjolras, il piccolo dipinto “Von dem Balle”; un olio su cartone entrato di recente, grazie al lascito di Giorgia Pellegrini Giorgieri, nel corpus della Fondazione CRTrieste. 

Si conferma così la rilevanza che gli eventi espositivi rivestono nella vita conservativa di un patrimonio artistico diventando occasione di fruizione per il pubblico, ma anche piattaforma per l’analisi e lo studio. 
La mostra, che resterà aperta al pubblico a ingresso libero da venerdì 4 ottobre a lunedì 6 gennaio 2025, è inserita nelle iniziative culturali di Barcolana. 

Il visitatore potrà fruire di una brochure esplicativa e delle audioguide scaricabili dai QR Code che accompagnano le opere rimandando alla sezione apposita del sito www.fondazionecrtrieste.it.  

Informazioni utili:
Dal 4 ottobre 2024 al 6 gennaio 2025 al Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà” in via Roma, 9 a Muggia (TS)
Orari: da giovedì a sabato 10-12 e 17-19; domenica e festivi 10-12
Ingresso libero
Comune di Muggia - Assessorato alla Cultura: 040 3360340 | ufficio.cultura@comunedimuggia.ts.it 
www.muggiacultura.eu  www.museougocara.eu  
Fondazione CRTrieste - www.fondazionecrtrieste.it


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