Comune di Trieste

foto di Lorenzo Bencich


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Presentata la mostra "Trieste, il tempo della storia. Fotografie e filmati di Francesco Penco 1918 -1950"
nella sala Bazlen di palazzo Gopcevich


Martedì 26 settembre a palazzo Gopcevich si è tenuta la conferenza stampa di presentazione, alla quale sono intervenuti la presidente della Commissione comunale Cultura Manuela Declich, che ha ha evidenziato “il fantastico lavoro di sinergia, fatto con passione cuore e professionalità”, il responsabile dei Musei Storici e Artistici Stefano Bianchi, la presidente della Casa del Cinema Mariella Magistri, il curatore della mostra Claudio Ernè, il regista del documentario e restauratore dei filmati Paolo Venier e la responsabile del progetto Sabrina Morena.

L’intero progetto, a cura di Claudio Erné, racconta attraverso le immagini fotografiche e i filmati realizzati da Francesco Penco gli anni difficili e drammatici di Trieste dal 1918 al 1950 segnati da violenze politiche, azzeramento delle libertà, discriminazioni razziali, uccisioni e deportazioni nei lager congiunte a interventi militari e occupazioni straniere: prima quella nazista dal settembre 1943 ai primi di maggio del 1945, poi i 40 giorni dell’esercito jugoslavo, infine i nove anni del Governo Militare Alleato con la presenza costante e massiccia in città dei soldati americani e britanni, conclusasi nel 1954. Una mostra fotografica allestita nella sala Selva di palazzo Gopcevich, un catalogo cartaceo di 200 pagine, un documentario con interviste e immagini d’epoca, affiancate da una serie di conferenze, racconteranno quegli anni, usando esclusivamente il materiale iconografico realizzato da Francesco Penco, tra cui spiccano una settantina di documentari inediti realizzati in pellicola professionale a 35 millimetri.

Nella mostra, con100 fotografie e tre schermi per i filmati, si potranno vedere tra l’altro l'affollata cerimonia dell’Annessione di Trieste al Regno d’'Italia, il Re Vittorio Emanuele in visita ufficiale al Porto vecchio (1922), il varo del motoveliero "Sofija" costruito sullo scalo del cantiere Doria posto sulle Rive, la Festa della Marcia su Roma (1925), la Fiera campionaria del 1922, la traslazione delle salme dei volontari giuliani della Grande guerra, la visita della Regina al Ricreatorio Pitteri. E poi squadristi, ministri del Governo Mussolini, transatlantici costruiti al Cantiere San Marco, stabilimenti industriali tra cui spicca l’ inaugurazione della Raffineria Aquila. Non mancano le riprese in cui compaiono migliaia di triestini che affollano strade, piazze, rive, impegnati in manifestazioni politiche, in processioni e commemorazioni ma anche nei combattimenti per liberare la città dalle truppe di Hitler. Il progetto nasce grazie al salvataggio di migliaia di fotografie e di 70 filmati realizzati da Francesco Penco, filmati che Paolo Venier ha “tradotto” per dalla pellicola tradizionale in linguaggio digitale.

L’allestimento della mostra è firmato da Federica Luser, con i video di Paolo Venier e il coordinamento generale della regista Sabrina Morena, mentre la grafica del catalogo è stata realizzata da Cristina Vendramin.

La mostra sarà visitabile fino al 10 dicembre 2023 con orario 10-17 da martedì a domenica ad ingresso libero. Nelle giornate di domenica 15 ottobre, 5 e 9 novembre e 10 dicembre 2023 alle ore 11, sarà possibile visitare la mostra in presenza del curatore Claudio Ernè.

Affiancheranno la mostra una serie di conferenze a carattere storico sugli argomenti toccati dalle immagini d’archivio, momenti di approfondimento organizzati con DISU – Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste e la sezione storica e etnografica della Biblioteca Slovena Nazionale e degli Studi, l’Ordine dei giornalisti FVG, il Circolo della Stampa e Assostampa FVG. Partecipano alle conferenze storici e storiche come: Tullia Catalan, Štefan Cok, Diana De Rosa, Lucio Fabi, Lorenzo Ielen, Vanessa Maggi, Roberto Spazzali, Marta Verginella. Gli incontri sono moderati dai giornalisti e giornaliste: Eva Ciuk, Cristiano Degano, Pierluigi Sabatti. La prima conferenza in programma è invece dedicata alla storia della fotografia e del cinema con la partecipazione di Claudia Colecchia - responsabile della Fototeca del Comune di Trieste - e Sergio M. Grmek Germani storico del cinema. Le conferenze (vedi programma dettagliato in allegato) si svolgeranno presso la Sala Bazlen di palazzo Gopcevich nelle giornate 4 -25 ottobre, 22-29 novembre e 6 dicembre 2023 alle ore 17.

Per questo progetto è stato anche realizzato un documentario dal titolo “Sulle orme di Francesco Penco” di Paolo Venier e Sabrina Morena, con la fotografia di Massimiliano Muner. Il video racconta la storia del ritrovamento e il restauro del materiale e il valore storico con varie interviste, fra le quali una allo storico Roberto Spazzali. Il documentario sarà proiettato presso la Sala Luttazzi del Magazzino 26 in Porto Vecchio, nella giornata del 8 novembre 2023 alle ore 11 e alle ore 18.

L’intera manifestazione gode del contributo della Regione Friuli Venezia Giulia per la valorizzazione degli archivi storici “Terre di Passaggio” , del Comune di Trieste e della Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali. Partners di progetto sono : DISU – Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste e la sezione storica e etnografica della Biblioteca Slovena Nazionale e degli Studi, Trart – Cooperativa di Servizi culturali, Associazione Anno Uno, Associazione La Cappella Underground, Bonawentura/Teatro Miela, Ordine dei giornalisti FVG, Circolo della Stampa di Trieste, Assostampa.

MERCOLEDÌ 6 DICEMBRE 2023 ALLE ORE 17 EVENTO COLLATERALE

Mercoledì 6 dicembre
alle ore 17 alla Sala Bazlen di palazzo Gopcevich si svolgerà l'evento collaterale della mostra "Trieste, il tempo della Storia - fotografie e filmati di Francesco Penco 1918-1950", a cura di Claudio Erné, Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo in coorganizzazione con Casa del Cinema di Trieste in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici – Università di Trieste, NŠK – Biblioteca nazionale slovena e degli studi - Sezione Storia e etnografica, Ordine dei giornalisti, Circolo della Stampa Trieste, Assostampa FVG.

Relatori: Lorenzo Ielen, Vanessa Maggi. Moderatore Cristiano Degano.

Dopo il 1945 Trieste fu governata dagli alleati (americani e inglesi) fino al 1954 quando ritornò ad essere una città italiana. Visse anni di grandi tensioni fra i gruppi nazionali, filoitaliani e filojugoslavi, ognuno dei quali aspirava all’annessione della città con l’Italia o la Jugoslavia. Eravamo in piena guerra fredda in cui si contrapponevano le democrazie occidentali e i paesi comunisti.

Lorenzo Ielen, giovane ricercatore che ha scritto la sua tesi di dottorato presso DISU- Univ.Trieste “La guarnigione britannica di Trieste, 1945-1954: ruolo strategico, attività operativa e rapporti con la realtà socio-economica locale”. La ricerca fissa alcuni punti fermi circa il ruolo strategico e operativo svolto dal contingente britannico di stanza nella Venezia Giulia e nel Territorio Libero di Trieste tra il 1945 e il 1954. La prima parte della tesi traccia l’evoluzione della strategia alleata per la difesa della Venezia Giulia e del TLT. La seconda parte, dedicata all’attività operativa dalla guarnigione, prende in esame uno dei compiti più gravosi assegnati alle truppe d’occupazione alleate e cioè il controllo del confine che separava la zona angloamericana da quella jugoslava.

Vanessa Maggi ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia Contemporanea e Culture Comparate presso l’Università degli Studi di Urbino. Si occupa di uso pubblico e politico della storia, identità di confine, Holocaust studies. Collabora con il Museo Ebraico “Carlo e Vera Wagner” di Trieste. Ha pubblicato il volume “La città italianissima Trieste nel dibattito politico del dopoguerra (1945-1954). Separata dallo Stato italiano e città contesa con la confinante Repubblica jugoslava, centro del Territorio libero creato con il Trattato di pace del 1947, pedina cruciale della nuova situazione geopolitica, Trieste diventa “la questione” per eccellenza nel dibattito politico nazionale.Il volume ne esplora le tante implicazioni attraverso una scrupolosa indagine svolta sui principali organi di stampa e sugli atti parlamentari, fino al memorandum di Londra del 1954 che riassegna la città all’Italia.


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