Comune di Trieste


torna alla homepage


"Il viaggio nella modernità 1924-1938. Trieste nell'evoluzione della nave di linea" in mostra nel Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo


Negli spazi di Sala Nathan e Museo del Mare (entrambi nel Magazzino 26 di Porto Vecchio-Porto Vivo) mercoledì 9 ottobre è stata presentata e aperta al pubblico la mostra: “Il viaggio nella modernità 1924-1938. Trieste nell'evoluzione della nave di linea”.

L'assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi, ha fatto pervenire i suoi saluti attraverso Patrizia Fasolato (responsabile Musei Scientifici e coordinatrice della mostra). Sono intervenuti inoltre Andrea Bonifacio e Silvia Pinna (conservatori del Museo del Mare, che hanno dato la curatela alla mostra); Anna Longo (funzionario culturale del Museo del Mare, che ha contribuito alla realizzazione della mostra).

L'esposizione è ideata e realizzata dal Servizio Promozione Turistica, Musei, Eventi Culturali e Sportivi del Comune di Trieste con il contributo della Regione Autonoma FVG. È visitabile fino al 16 febbraio 2025 a ingresso gratuito (anche il Museo è a ingresso gratuito; sia il Museo che la Sala Nathan inoltre sono accessibili tramite rampa d’accesso, elevatore ed ascensore).

Info e orari: 
www.museodelmaretrieste.it 
museomare@comune.trieste.it
 

LA MOSTRA

Le opere ripercorrono uno scorcio della storia del design italiano e della storia produttiva della città di Trieste. Provengono dalla Collezione del Museo del Mare e dai suoi archivi: il Fondo Lloyd, il Fondo Mioni, la Biblioteca Mario Marzari e la Donazione Timoteo. Sono foto d'epoca, documenti, manoscritti, grafica pubblicitaria, disegni, bozzetti pubblicitari e di copertine di riviste, brochure promozionali, opere a stampa, modelli di navi.

Questi materiali approfondiscono i temi che hanno contraddistinto l'irripetibile epoca d'oro delle navi di linea, cui Trieste ha contribuito in maniera significativa: evoluzione del disegno delle navi di linea, loro decorazione, rincorsa al lusso e alla velocità.

Nella storia navale triestina l'inizio della costruzione del transatlantico Saturnia (1924) inaugura una fase di sviluppo che riguarda sia gli aspetti tecnologici che lo stile degli allestimenti interni e la qualità dei servizi offerti ai viaggiatori.

Nei primi anni Venti riprendono i collegamenti transoceanici regolari interrotti durante la Prima Guerra Mondiale: rispetto al periodo prebellico, però, le crescenti limitazioni all’immigrazione introdotte negli Stati Uniti comportano una diminuzione dei flussi migratori e conseguentemente della domanda di viaggi economici anche se scomodi, mentre il lusso e la velocità del viaggio sui moderni transatlantici attraggono viaggiatori dotati di una maggiore disponibilità economica.

Le più importanti compagnie di navigazione competono dunque per intercettare questo mercato in mutamento e ordinano ai cantieri nuove navi, più grandi, più veloci, più lussuose e confortevoli, che possano rispondere alle esigenze di una clientela d'élite. 

Negli anni Venti del Novecento ad esempio la Saturnia e la Vulcania, costruite a Trieste, vengono dotate dei più grandi motori diesel allora disponibili forniti dalla triestina Fabbrica Macchine Sant'Andrea. I cantieri triestini continueranno ad introdurre nei transatlantici innovazioni tecniche che consentiranno alle nuove navi di linea di dedicare maggiore spazio al comfort dei passeggeri, trasformando la traversata da semplice viaggio a occasione di vacanza. 

La mostra si focalizza in particolare su 10 navi, ovvero Saturnia (1925/1936), Vulcania (1928/1935), Victoria (1930), Conte di Savoia (1931), Neptunia (1931), Oceania (1932), Pilsudski (1934), Batory(1935), Stockholm (1938) e Vega (1938), costruite nei cantieri di Trieste e Monfalcone della società dei Cantieri Riuniti dell’Adriatico (CRDA). 

Il percorso di visita si articola in sezioni che mettono a confronto parti omogenee di queste navi, al fine di far apprezzare l’evoluzione relativa alla tecnologia, al design e agli ambienti presenti a bordo. Un percorso sfaccettato arricchito nella rappresentazione di un'epoca da un video con ulteriore documentazione fotografica.

CONFERENZE GRATUITE

14 novembre - ore 17.30 - Spazio didattico (Museo del Mare, Magazzino 26, Porto Vecchio-Porto Vivo)
Berlam, Ponti, Pulitzer, Finali e Zoncada: un giro di boa nell'arredamento navale 1925-1935: conferenza di Maurizio Eliseo (storico navale e autore) con introduzione di Patrizia Fasolato

28 novembre - ore 17.30 - Spazio didattico (Museo del Mare, Magazzino 26, Porto Vecchio-Porto Vivo)
I transatlantici degli anni Trenta dagli archivi dell'associazione: conferenza dell'associazione marinara Aldebaran Aps Ets con interventi di Corrado Cattonar, Dario Tedeschi, Decio Zorzini (diffusione della cultura marinara) e introduzione di Patrizia Fasolato

3 dicembre - ore 16 - Sala Luttazzi (Magazzino 26, Porto Vecchio-Porto Vivo)
Il comfort a bordo: conferenza a cura di Units, Atena, Aicarr e Sname

5 dicembre - 17.30 - Spazio didattico (Museo del Mare, Magazzino 26, Porto Vecchio-Porto Vivo)
August Cernigoj. Apporti all'arte sui transatlantici: conferenza di Sergio Vatta (storico dell'arte, studioso di pittura e grafica pubblicitaria) con introduzione di Patrizia Fasolato

VISITE GUIDATE GRATUITE CON IL PERSONALE MUSEALE
Da prenotare all'indirizzo museomare@comune.trieste.it 

Sabato 26 ottobre alle ore 11 (con Silvia Pinna)
Sabato 9 novembre alle ore 11 (con Andrea Bonifacio)
Sabato 7 dicembre alle ore 11 (con Anna Longo)
Sabato 18 gennaio alle ore 11 (con Silvia Pinna)
Sabato 1 febbraio alle ore 11 (con Andrea Bonifacio)
Sabato 15 febbraio alle ore 11 (con Anna Longo)


IL MUSEO DEL MARE (ALA NORD DI MAGAZZINO 26)

Nato nel 1904 come Museo della Pesca diviene poi Esposizione Marittima Permanente e acquisisce nelle sue collezioni alcuni strumenti di navigazione e beni appartenuti all’Accademia di Commercio e Nautica.

Successivamente l’esposizione prende il nome di Museo del Mare e continua a raccogliere plastici; modelli di macchine navali, piroscafi, fari, segnali marittimi; raccolte fotografiche; stampe e carte nautiche da diversi enti del settore marittimo. Nel 1972 viene inaugurato il nuovo allestimento nell’edificio che era stato Arsenale di Artiglieria e, ancora prima, Lazzaretto, nella zona di Trieste denominata Campo Marzio.

Nella nuova sede del Magazzino 26 la storica funzione di stoccaggio viene recuperata e reinterpretata in modo funzionale alle necessità di accogliere i depositi museali, garantire la pubblica fruizione e disporre degli elementi che configurano il Museo come luogo di conservazione e studio, dove trovano posto anche il laboratorio e la biblioteca specialistica Mario Marzari.

Le collezioni sono organizzate in sezioni tematiche suddivise tra il terzo piano e il piano rialzato. Si parte dalla città ottocentesca e dal suo porto, entrambi dettagliati in un grande diorama. Alcuni filmati introducono i grandi temi dell’economia del mare, del lavoro, dell’evoluzione delle imbarcazioni, dell’ingegneria e del design, dell’arte di andar per mare su un transatlantico piuttosto che su una barca a vela o un “topo” da pesca. Il navigare prende diverse forme a seconda serva per commerciare, lavorare, esplorare il mondo, viaggiare per diletto o emigrare per necessità.

Nel percorso di visita si possono apprezzare importanti reperti provenienti dall’Accademia di Commercio e Nautica di Trieste, fondata dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa nel 1754, tra cui un globo terreste e uno celeste. Non mancano i modelli dei grandi velieri mercantili realizzati dai cantieri, le riproduzioni di sezioni delle imbarcazioni a fini didattici, fino ai modelli delle navi destinate alle esplorazioni nei diversi continenti.

Fra i protagonisti di queste vicende si incontrano Josef Ressel, poliedrico inventore che a Trieste sperimenta l’applicazione dell’elica alle navi a vapore, e Guglielmo Marconi, che con la radiocomunicazione rivoluziona il modo di vivere il mare.

La storia di Trieste sul mare si intreccia con le famiglie di armatori, come i Cosulich, con le società di navigazione e le navi qui progettate sempre guardando all’innovazione nella costruzione degli scafi, nell’evoluzione dei motori, nel continuo miglioramento del comfort di bordo.

Infine, si può approfondire l’epopea della compagnia di navigazione del Lloyd. Un’ampia selezione di documenti, modelli, grafica pubblicitaria e arredi di bordo illustra l’ampiezza delle sue attività, che ben rappresentano le connessioni tra la marineria, il mondo degli affari e la storia della città tra Ottocento e Novecento.


[home page] [lo staff] [meteo]