Diocesi di Trieste


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Lettera del Vescovo Enrico ai bambini
e alle bambine per San Nicolò


Care bambine e cari bambini,

anche quest’anno arriva San Nicolò. E come sempre – prima che arrivi – bisogna imparare ad aspettare.

Siamo in un mondo in cui tutti hanno fretta, tutti vogliono arrivare per primi, tutti vogliono essere i primi. È una fretta che talvolta porta a brutte situazioni: chi scavalca la fila; chi taglia la strada; chi imbroglia; chi fa i capricci…

San Nicolò arriva puntuale: siamo noi che abbiamo fretta e allora i capricci fanno diventare triste la casa. O meglio, la nostra famiglia.

A volte c’è un aspettare che è segno di rispetto, segno di gentilezza, è un tempo che ci è dato da riempire in altro modo… con fantasia, scoprendo che abbiamo tante doti da sfruttare. Lo ripeto: tante qualità belle di noi stessi da scoprire e far crescere.

Anche l’attesa è un dono: è un tempo che ci predispone ad accogliere i doni che arriveranno, senza sciuparli. Perché c’è il rischio che quando si ha troppa fretta poi si arriva a consumare, a sprecare anche le cose più belle.

Chi non vive bene il tempo dell’attesa rischia di non capire il valore dei doni e dei giochi che si ricevono: li si vive come una “pretesa”, con un cuore da “prepotenti… e allora ecco i capricci che porteranno presto a stancarsi del dono ricevuto, a sciuparlo e pretenderne altri ancora. Chi non sa aspettare con pazienza ma anche riempiendo il tempo con la luce della propria fantasia, non si dà il tempo per prepararsi e per essere felice.

Finalmente arriva il giorno di San Nicolò. E la sorpresa per quanto ci porta San Nicolò. Ed ecco che il cuore è disposto ad essere contento e anche a far contenti…

San Nicolò arriva a te: ma attraverso di te vuole fare contenta anche la tua famiglia, i genitori, i fratelli e le sorelle, i nonni, gli zii… La tua gioia sia come una luce che illumina la casa.

Siamo in Avvento, che è un tempo di attesa, per saper accogliere con gioia Gesù bambino.

Mi piace pensare che San Nicolò, insegnandoci il valore dell’attesa, ci aiuta anche ad essere pronti a vivere bene il Natale.

Su di voi, e su tutta la vostra famiglia e sulle vostre classi invoco la benedizione del Signore, che è un altro bel dono che San Nicolò faceva a tutti.

Un caro saluto

Il vescovo Enrico

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