foto di Lorenzo Bencich


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"India oggi. 17 fotografi dall’Indipendenza ai giorni nostri" in mostra al Magazzino delle Idee di Trieste


Dall’11 novembre 2023 al 7 aprile 2024 il Magazzino delle Idee di Trieste presenta India oggi. 17 fotografi dall’Indipendenza ai giorni nostri, a cura di Filippo Maggia, prodotta e organizzata da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia – prima mostra a raccogliere e a presentare a livello europeo settant’anni di fotografia indiana in un unico grande progetto espositivo composto da oltre 500 opere tra fotografie, video e installazioni.

Attraverso racconti visivi, esperienze, testimonianze e indagini, India oggi traccia un percorso storico-sociale che muove dal Mahatma Gandhi e dal decennio immediatamente successivo all’indipendenza dall’Impero britannico, nel 1947, fino ai nostri giorni. Dal passato postcoloniale all’affermazione fra le maggiori economie internazionali, la mostra testimonia la radicale trasformazione di cui è protagonista il subcontinente indiano, forte di uno sviluppo esponenziale che deve fare i conti con profonde contraddizioni e disuguaglianze sociali. 

A cogliere i molteplici aspetti di questa evoluzione, fra tradizione e cambiamento, è lo sguardo fotografico di diciassette artisti in mostra: Kanu Gandhi, Bhupendra Karia, Pablo Bartholomew, Ketaki Sheth, Sheba Chhachhi, Raghu Rai, Sunil Gupta, Anita Khemka, Serena Chopra, Dileep Prakash, Vicky Roy, Amit Madheshiya, Senthil Kumaran Rajendran, Vinit Gupta, Ishan Tanka, Soumya Sankar Bose, Uzma Mohsin. Autori affermati e nuovi protagonisti della fotografia indiana contemporanea, interprete sempre più attenta e profonda del presente e del prossimo futuro che contraddistinguono il subcontinente indiano. 

La mostra presenta le opere dei 17 artisti seguendo un ordine cronologico che avanza per decenni, dalla metà del ventesimo secolo fino al nuovo millennio, lasciando poi ampio spazio ai lavori degli autori contemporanei. Un racconto fatto attraverso le immagini che gli artisti hanno scattato vivendo l’esperienza diretta, del momento consapevolmente partecipato e restituito attraverso la fotografia, adottata in questo caso come testimone. Nel percorso espositivo ogni autore viene introdotto da uno statement che descrive la genesi e lo sviluppo della ricerca del lavoro svolto.

Si parte da Kanu Gandhi, nipote del Mahatma, che ha ritratto in pubblico come in privato Mohandas Karamchand Gandhi negli anni in cui professava la disobbedienza civile, viaggiando in treno da una città all’altra e incontrando politici e militanti, raccogliendo emozionanti immagini dell’India impaziente nel volersi affrancare dal dominio britannico, pronta e solerte nel seguire il suo leader e abbracciare l’attivismo nonviolento da lui esercitato.

Bhupendra Karia esplora l'India rurale, Pablo Bartholomew racconta le città di Delhi, Bombay e Calcutta con l'entusiasmo della gioventù, Ketaki Sheth annota sulla pellicola 35 millimetri la metamorfosi in atto già da qualche anno a Bombay a seguito del boom edilizio. Manifesto esplicito di un primo importante cambiamento nel Paese è il lavoro di Sheba Chhachhi, attivista e cronista del movimento femminista indiano. Raghu Rai, considerato oggi unanimemente uno dei maestri della fotografia indiana, riunisce nelle sue fotografie i quattro decenni che intercorrono tra gli anni Sessanta e il Duemila. 

Nel nuovo millennio la fotografia indiana inizia a circoscrivere il proprio campo d’indagine affrontando temi e questioni urgenti come, ad esempio, i diritti della comunità LGBT. Diari privati, raccolte di immagini e album fotografici pazientemente assemblati negli anni: così si presentano i lavori di Sunil Gupta, Anita Khemka, Serena Chopra e Dileep Prakash raccontano storie individuali che assumono valore universale. Anita Khemka ci ricorda che gli Hijra (transessuali) esistono da secoli nella sottocultura del subcontinente indiano, tanto da essere sovente citati nei racconti della tradizione popolare e in letteratura. Dileep Prakash ha speso oltre due anni viaggiando e visitando diverse comunità, con l’obiettivo di capire quanto il legame fra due differenti culture perduri vivo e autentico. Vicky Roy con il suo lavoro di fotografo affronta un dramma irrisolto e di costante attualità della società indiana: sono oltre dieci milioni i bambini indiani orfani o abbandonati che vivono per strada mendicando, vittime di abusi e sfruttamento.

Amit Madheshiya nelle sue fotografie ritrae i volti perduti, stupiti e rapiti di indigeni che assistono alla proiezione di film sotto tendoni improvvisati di cinema itineranti. L’altra faccia dell’India contemporanea, quella che vive nei villaggi e assiste, impotente, alla grande trasformazione in atto nel subcontinente è al centro dei lavori di Senthil Kumaran Rajendran, VinitGupta, Ishan Tanka e Soumya Sankar Bose.

Uzma Mohsin con il suo coraggioso lavoro dall’emblematico titolo Songkeepers analizza i meccanismi che regolano la protesta civile, e soprattutto le conseguenze che questa azione provoca oggi in India. 

Alla preview stampa di venerdì 10 novembre saranno presenti gli artisti Pablo Bartholomew, Amit Madheshiya, Ishan Tanka e Senthil Kumaran Rajendran, protagonisti di un TALK alle 17.30 che precederà l’inaugurazione, moderato da Filippo Maggia.

Accompagna la mostra il catalogo India oggi. 17 fotografi dall’indipendenza ai giorni nostri, a cura di Filippo Maggia, pubblicato da Electa Photo.

Gli artisti in mostra:
Kanu Gandhi, Bhupendra Karia, Pablo Bartholomew, Ketaki Sheth, Sheba Chhachhi, Raghu Rai, Sunil Gupta, Anita Khemka, Serena Chopra, Dileep Prakash, Vicky Roy, Amit Madheshiya, Senthil Kumaran Rajendran, Vinit Gupta, Ishan Tanka, Soumya Sankar Bose, Uzma Mohsin.

INFORMAZIONI

India oggi. 17 fotografi dall’Indipendenza a giorni nostri
Dall’11 novembre 2023 al 18 febbraio 2024
Magazzino delle Idee | Corso Cavour, 2, Trieste
www.magazzinodelleidee.it 
info@magazzinodelleidee.it | T +39 040 3774783

Prossimi eventi collaterali:

MERCOLEDÌ 31 GENNAIO ORE 17.30 (proiezione film)
SALAAM BOMBAY! 

Proiezione del film SALAAM BOMBAY! di Mira Nair (India, 1988, 113'). 
In versione originale con i sottotitoli in italiano a cura dell'associazione Casa del Cinema di Trieste.
Presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 41º Festival di Cannes, vincitore del premio Caméra d'or come miglior opera prima, candidato all'Oscar al miglior film in lingua straniera.
Krishna (Shafiq Syed), dieci anni, arriva clandestinamente a Bombay per tentare di guadagnare del denaro. Piombato nel degrado di uno dei quartieri più malfamati della megalopoli indiana, si fa assumere come venditore di tè e inizia a vivere per strada: verrà a contatto con drammatiche realtà, in una vera e propria lotta per la sopravvivenza.
Lungometraggio l'esordio della regista Mira Nair, autrice del soggetto originale. L'influenza neorealista, che già si scorge dalla maggior parte delle riprese in esterni, offre una visione cruda della condizione dell'infanzia in India: il percorso solitario del piccolo Krishna è un condensato di gravi tematiche legate ai problemi del paese, quali la sconcertante povertà, la violenza, la droga, il lavoro e la prostituzione minorile. L'intento autoriale non è di denuncia: la Nair mira a fornire uno sguardo disincantato sui riti quotidiani di un'enorme fetta della popolazione rappresentata dal mondo dei minori, privati troppo presto della loro purezza e dell'ingenuità.
Evento a cura dell’associazione Casa del Cinema di Trieste.
Ingresso alla proiezione del film gratuito fino ad esaurimento posti.

DOMENICA 4 FEBBRAIO ORE 14:30 (laboratorio)
INDIA POP UP

Ciascun partecipante riceverà tutto il necessario per costruire la propria versione di India versione pop-up. Verranno forniti carta, colla, forbici e fustelle per realizzare una costruzione unica da portare a casa! 
Non sono richieste competenze particolari, basta un po’ di fantasia e creatività. 
Laboratorio in collaborazione con Annalisa Metus / unfolding paper stories.
Laboratorio + ingresso mostra 15€ a persona – solo laboratorio 10€ a persona. 
Il laboratorio è previsto per un numero limitato di persone, per questo consigliamo la prenotazione via email all’indirizzo info@magazzinodelleidee.it o al numero 040. 3774783 .

MERCOLEDÌ 7 FEBBRAIO ORE 17:30 (presentazione documentario)
APPUNTI PER UN FILM SULL'INDIA

Presentazione del documentario di Pier Paolo Pasolini Appunti per un film sull’India (Italia, 1967, 33') a cura di Luciano De Giusti con la collaborazione dell’Associazione Casa del Cinema di Trieste.
Il film venne realizzato da Pasolini per conto della rubrica del telegiornale di Rai 1 TV7. Se il viaggio in India del 1961 di Pasolini assieme a Elsa Morante e Alberto Moravia aveva ispirato il libro L’odore dell’India, il viaggio successivo, sei anni dopo, nelle intenzioni di Pasolini anticipa un film-inchiesta sul subcontinente e dedicato in particolare ai grandi temi del Terzo Mondo: la religione e la fame. 
Girato tra Bombay, New Delhi, Uttar Pradesh e Rajasthan, riprendendo gente comune e dialoghi con intellettuali indiani, il film evidenza vari aspetti dell’India, dal mito alla cruda realtà. 
Presenta il documentario Luciano De Giusti, professore di Storia e semiologia del cinema all’Università degli Studi di Trieste e autore di diversi volumi monografici dedicati ai grandi maestri del cinema italiano e straniero come Pier Paolo Pasolini, Luchino Visconti, Ken Loach. 
Evento a cura dell’associazione Casa del Cinema di Trieste. 
Ingresso alla proiezione del film gratuito.

MERCOLEDÌ 14 FEBBRAIO ORE 17:30 (proiezione film)
LUNCHBOX

Proiezione del film LUNCHBOX di Ritesh Batra (India/Francia, 2013, 104') in versione originale con sottotitoli in italiano a cura dell’associazione Casa del Cinema di Trieste. 
Ila prepara tutti i giorni il pranzo al marito, lo impacchetta in una lunchbox e lo consegna a chi glielo porterà. Per un errore però il suo pacchetto comincia ad essere recapitato ad un'altra persona, Saajan. 
Visto che suo marito non si accorge di ricevere cibo preparato da un'altra donna e visto che ha cominciato a mandare biglietti dentro il pasto a Saajan (che risponde), Ila decide di continuare, scoprendo di più su un uomo che ha da tempo smesso di cercare qualcosa nella vita, e di converso scoprendo che forse è il momento anche per lei di cambiare qualcosa. 
È un prodotto del TorinoFilmLab questo film indiano riprende alcuni dei temi e delle modalità dei film di Bollywood riconducendoli tuttavia nelle modalità narrative occidentali. Lontano dall'India d'esportazione delle cartoline che possono piacere solo agli stranieri ma anche lontano dal sentimentalismo zuccheroso e dall'ingenuità della Bollywood di grande incasso, Lunchbox è una commedia sentimentale che quanto a serietà e rigore potrebbe gareggiare con quelle europee (per non dire le americane). 
Evento a cura dell’associazione Casa del Cinema di Trieste. 
Ingresso alla proiezione del film gratuito fino ad esaurimento posti.


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