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Arthemisia vi dà appuntamento con le mostre d'autunno: a Trieste con Ligabue e Van Gogh


MADRID
“MONET. CAPOLAVORI DAL MUSÉE MARMOTTAN MONET DI PARIGI”
21 settembre 2023 – 25 febbraio 2024
CentroCentro, Madrid


La prima grande mostra di Monet a Madrid.

Oltre cinquanta capolavori del padre dell'Impressionismo, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, saranno esposti al CentroCentro di Madrid per quello che si annuncia come uno dei grandi eventi culturali dell'autunno 2023 in Spagna.

Arthemisia, azienda leader nelle grandi mostre internazionali, torna a Madrid, insieme al Comune, con una grandissima esposizione.

Dal 21 settembre, il CentroCentro dedica una mostra al padre dell'Impressionismo, Claude Monet. 
Oltre 50 capolavori di Monet, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, racconteranno l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere a cui Monet teneva di più, le “sue” opere, quelle che lui stesso ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte, quelle da cui non ha mai voluto separarsi, tra cui le famosissime ed iconiche Ninfee. 

Il Musée Marmottan Monet possiede il nucleo più importante e numeroso delle opere del grandissimo artista francese, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966. 
Per la mostra di Madrid, il museo presterà opere eccezionali come Ritratto di Michel Monet con cappello a pompon (1880), Il treno nella neve. La locomotiva (1875) e Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), insieme a dipinti di grande formato come le affascinanti Ninfee (1917-1920) e gli evanescenti Glicini (1919-1920). 

La mostra, organizzata dal CentroCentro - parte del Dipartimento Cultura, Turismo e Sport del Comune di Madrid - e da Arthemisia in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, è ideata da Sylvie Carlier, curatrice generale e conservatrice del Musée Marmottan Monet, e dalle co-curatrici Marianne Mathieu, storica dell'arte, e Aurélie Gavoille, assistente alla curatela del Musée Marmottan Monet. 

BIELLA
“BANKSY, JAGO, TVBOY E ALTRE STORIE CONTROCORRENTE” 
21 ottobre 2023 - 1° aprile 2024 
Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero, Biella 


Biella diventa un nuovo punto di riferimento per le grandi mostre d’arte.

Dal 21 ottobre 2023 Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero ospiteranno una mostra straordinaria dedicata ai più influenti artisti contemporanei, capaci di raccontare la contemporaneità con un linguaggio che arriva dritto al cuore di tutti.

Banksy, Jago e TvBoy, artisti celebri e celebrati in tutto il mondo, saranno solo alcuni dei protagonisti della mostra biellese, che vedrà per la prima volta riunite insieme anche celebrità internazionali quali Takashi Murakami e Liu Bolin.

Realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con il Comune di Biella e Arthemisia e con main sponsor Biver Banca – Gruppo Banca di Asti, sarà l’occasione per far conoscere al grande pubblico una città ricca di bellezza e proposte culturali.

Dal 21 ottobre 2023 la città di Biella diventerà un nuovo punto di riferimento per le grandi mostre d’arte in Italia.

La prima mostra che inaugura il nuovo corso, realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con il Comune di Biella e Arthemisia e con main sponsor Biver Banca – Gruppo Banca di Asti, sarà “Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente”, che racconta la contemporaneità attraverso gli occhi dei più influenti artisti viventi.

La mostra racconta storie “controcorrente”, ci parla di vita, di morte, di ingiustizia sociale, di guerre, narrate ora con spirito canzonatorio, ora con maestria lirica o anche con un deciso tono di attacco. Quello che è sicuro è che il messaggio non è mai banale né scontato, scuote le coscienze, indigna, commuove. Come solo i grandi artisti sanno fare.

Banksy, Jago e TvBoy, artisti tra i più celebri nel mondo, saranno solo alcuni dei protagonisti della mostra biellese, che vedrà per la prima volta riunite insieme anche celebrità internazionali quali David LaChapelle, Takashi Murakami, Liu Bolin, Obey, Mr. Brainwash e molti altri.

La mostra, curata da Piernicola Maria Di Iorio, sarà composta da oltre 70 opere tra cui celebri icone quali Girl with Baloon di Banksy o Hope di Obey, e si svolgerà su due sedi: Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero che fanno parte del Polo culturale di Biella Piazzo.

Sarà anche l’occasione, per tanti visitatori, di conoscere meglio Biella, il suo verdeggiante territorio e la proposta gastronomica di eccellenza.

Tra le realtà culturali di maggiore interesse vi sono il Ricetto di Candelo, il Santuario di Oropa e l’Oasi Zegna, meta ideale per poter trovare grandi spazi, attività e laboratori innovativi, e anche la celebre Cittadellarte - Fondazione Pistoletto e l’imponente patrimonio di archeologia industriale.

La mostra è realizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in collaborazione con Comune di Biella e Arthemisia.

Main sponsor della mostra è il Biver Banca – Gruppo Banca di Asti.

FIRENZE
“ALPHONSE MUCHA. LA SEDUZIONE DELL'ART NOUVEAU” 
27 ottobre 2023 – 7 aprile 2024
Museo degli Innocenti, Firenze


Per la prima volta a Firenze, una straordinaria mostra dedicata ad Alphonse Mucha, padre dell’Art Nouveau.

Oltre duecento opere di incomparabile bellezza e seduzione accompagneranno i visitatori in un viaggio nella Belle Époque, quando Parigi - tra fine ‘800 e inizio ‘900 - è al centro del mondo e Mucha l’artista più famoso.

Prodotta da Arthemisia, la mostra aprirà le porte il 27 ottobre 2023 al Museo degli Innocenti. 

Dal 27 ottobre 2023 al 7 aprile 2024 il Museo degli Innocenti accoglierà la prima mostra a Firenze dedicata ad Alphonse Mucha, il più importante artista ceco, padre dell’Art Nouveau e creatore di immagini iconiche. 

Alphonse Mucha nasce a Ivancice, nella Repubblica Ceca, nel 1860. 

Fervente patriota e sostenitore della libertà politica dei popoli slavi, si dedica all’arte e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove affina le sue arti e incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita, Sarah Bernhardt, l’attrice più bella e famosa dell’epoca, che affida a Mucha la sua immagine rendendolo popolarissimo. 

Nasce il mito delle “donne di Mucha”, e le aziende se lo contendono per reclamizzare i propri prodotti, dando vita alle intramontabili campagne pubblicitarie come quella del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon, e ancora delle sigarette, della birra, dei biscotti e dei profumi.

Mucha però non dimentica l’impegno patriottico e sociale. Nel 1910 torna a Praga e si dedica per quasi venti anni a quello che è considerato il suo più grande capolavoro, l’Epopea slava, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava.

Mucha morirà a Praga nel 1939. 

Tra fine ottocento e inizio novecento Parigi era considerata il centro del mondo dell’arte. È la cosiddetta Belle Époque, c’è un grande entusiasmo, e Alphonse Mucha, anche grazie all’incontro con Sara Bernhardt, diventa il più famoso e conteso artista dell’epoca. Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità sono accessibili a tutti. Nasce con lui una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione unica tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico, sono diventate caratteristiche del famoso "stile Mucha". 

Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti. 

È a questo grande artista che Arthemisia e il Museo degli Innocenti dedicano la prossima grande mostra fiorentina. 

Con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata della Repubblica Ceca, la mostra è organizzata in collaborazione con la Fondazione Mucha e In Your Event by Cristoforo ed è curata da Tomoko Sato con la collaborazione di Francesca Villanti. 

La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura, partner Mercato Centrale Firenze, I Gigli, Samsonite e Unicoop Firenze, mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner QN La Nazione, educational partner Laba e technical support Mucha Trail e Prague City Tourism. 

ROMA
“ESCHER” 
31 ottobre 2023 – 1 aprile 2024
Palazzo Bonaparte, Roma


Dal 31 ottobre Palazzo Bonaparte ospiterà la più grande mostra di Escher mai realizzata sinora, con oltre 300 opere, nuove scoperte e grandi novità.

Maurits Cornelius Escher (1898-1972), uno degli artisti più amati dal grande pubblico in tutto il mondo, nel 1923 si trasferì a Roma.

E proprio per festeggiare questo importante centenario, Arthemisia ha voluto rendergli omaggio con una mostra epocale che vedrà esposti tutti i più grandi capolavori del genio olandese.

Dal prossimo 31 ottobre, a 100 anni dalla sua prima visita nella Capitale avvenuta nel 1923, Escher torna a Roma con la più grande e completa mostra a lui mai dedicata, a Palazzo Bonaparte.

Olandese inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher è l’artista che, con le sue incisioni e litografie, ha avuto e continua ad avere la capacità unica di trasportarci in un mondo immaginifico e impossibile, dove si mescolano arte, matematica, scienza, fisica e design.

Artista scoperto in tempi relativamente recenti, Escher ha conquistato milioni di visitatori nel mondo grazie alla sua capacità di parlare ad un pubblico molto vasto. Escher è amato da chi conosce l’arte, ma anche da chi è appassionato di matematica, geometria, scienza, design, grafica. Nelle sue opere confluiscono una grande vastità di temi, e per questo nel panorama della storia dell’arte rappresenta un unicum.

La mostra di Roma si configura come un evento eccezionale che presenta al pubblico, oltre ai suoi capolavori più celebri, anche numerose opere inedite mai esposte prima.

Un’antologica di circa 300 opere che comprende l’ormai iconica Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata, e tantissime altre.

Dopo vari viaggi in Italia iniziati nel 1921 quando visitò la Toscana, l’Umbria e la Liguria, Escher giunse a Roma dove visse per ben dodici anni, dal 1923 al 1935, al civico 122 di via Poerio, nel quartiere di Monteverde vecchio.

Il periodo romano ebbe una forte influenza su tutto il suo lavoro successivo che lo vide prolifico nella produzione di litografie e incisioni soprattutto di paesaggi, scorci, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che lui amava indagare nella sua dimensione più intima, quella notturna, alla luce fioca di una lanterna.

Le notti passate a disegnare, seduto su una sedia pieghevole e con una piccola torcia appesa alla giacca, sono annoverate da Escher tra i ricordi più belli di quel periodo. 

In mostra a Palazzo Bonaparte, infatti, sarà presente anche la serie completa dei 12 “notturni romani” prodotta nel 1934.

La mostra, col patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits ed è curata da Federico Giudiceandrea - uno dei più importanti esperti di Escher al mondo – e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company.

La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, mobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner la Repubblica e Urban Vision, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville e partner Mercato Centrale Roma.

TRIESTE

In arrivo a Trieste due eccezionali appuntamenti con l’arte.

Palazzo Revoltella ospiterà due mostre straordinarie: dall’8 novembre la prima mostra antologica di ANTONIO LIGABUE, e dal 22 febbraio una grande mostra dedicata all’artista più amato al mondo, VINCENT VAN GOGH.

Grazie alla collaborazione tra Arthemisia e il Comune di Trieste, la capitale del Friuli Venezia Giulia è ormai un nuovo punto di riferimento per le grandi mostre in Italia.

“ANTONIO LIGABUE”
8 novembre 2023 – 7 aprile 2024
Museo Revoltella, Trieste

Il Museo Revoltella di Trieste ospiterà, a partire da novembre 2023, due mostre eccezionali: la prima, che partirà l’8 novembre, è dedicata ad Antonio Ligabue, uno dei più grandi artisti italiani del ‘900, e la seconda, dal 22 febbraio 2024 è dedicata all’artista più amato di ogni tempo, Vincent Van Gogh.

Due artisti diversi ma accomunati da vite sfortunate, da anime sopraffatte dal dolore e dalla follia, dalla disperata solitudine, capaci di rendere eterne le loro emozioni attraverso una pittura potente ed emozionante.

La pluriennale collaborazione tra il Comune di Trieste e Arthemisia ha portato grandi risultati, facendo diventare Trieste una delle mete culturali più rilevanti in Italia.

Dopo i successi delle mostre Escher, Monet e gli Impressionisti di Normandia, i Macchiaioli, Cracking Art e I Love Lego, questa volta si scommette su due grandi nomi della storia dell’arte, due artisti considerati “borderline” in vita, oggi amatissimi dal grande pubblico.

Antonio Ligabue, uno degli artisti italiani più umani e commoventi del Novecento, con la sua vita così travagliata, escluso dal resto della sua gente, legato visceralmente al mondo naturale e animale e lontano dal giudizio altrui, riuscì a imprimere sulla tela il suo genio creativo; un uomo, talmente folle e unico, che con la sua asprezza espressionista riesce ancora oggi a penetrare nelle anime di chi ammira le sue opere.

Con le sue pennellate così corpose, sfuggenti e cariche di sentimenti ardenti, Antonio Ligabue - con i paesaggi, i galli, le fiere e gli intensi e numerosi autoritratti - dipinge l’esperienza originaria dell’uomo; la sua arte porta in sé la visione di una forza interiore, la dimensione della memoria.

Segnato da una vita tormentata, vive un’inquietudine inesorabile, un disadattamento personale che riesce a superare solo dipingendo, una fuga dall’inferno di una realtà che non lo ha mai accolto e lui stesso non ha mai compreso, si sente escluso da una società creata dagli uomini, vive una solitudine senza appigli che riesce a scongiurare solo attraverso la pittura.

Tutto questo è raccontato perfettamente, attraverso oltre 60 opere, in un percorso cronologico curato da Francesco Negri e Francesca Villanti, in cui sono narrate le diverse tappe dell’opera dell’artista.

La mostra, prodotta da Arthemisia, è promossa e organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo, con il supporto di Trieste Convention and Visitors Bureau e PromoTurismo FVG in collaborazione con Comune di Gualtieri e Fondazione Museo Antonio Ligabue.

La mostra vede come special partner Ricola.

VINCENT VAN GOGH

Dal 22 febbraio 2024, invece, aprirà al pubblico la grande mostra su Vincent Van Gogh con una selezione di oltre 50 opere provenienti dal prestigioso Museo Kröller-Müller di Otterlo, che custodisce uno dei più grandi patrimoni delle opere dell’artista.

Prodotta da Arthemisia e promossa dal Comune di Trieste, la mostra è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.

GENOVA
“ARTEMISIA GENTILESCHI
Coraggio e passione” 
16 novembre 2023 – 1 aprile 2024
Palazzo Ducale, Genova 


Per la prima volta a Genova, una grande mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi (1593 – 1653), una delle artiste più amate di sempre.

Prima donna ad essere riconosciuta come “artista”, prima donna ad essere ammessa in un’Accademia d’Arte, bambina prodigio, donna di incredibile coraggio e determinazione, Artemisia è la pittrice che fa della passione per l’arte la sua ragione di vita.

Stuprata a 19 anni da un amico del padre, diventa la protagonista del primo processo mediatico della storia, da cui uscirà vincitrice e perdente, segnata per sempre nell’anima.

La storia, le opere e il talento di Artemisia sono raccontati nella mostra genovese attraverso grandi capolavori e nuove rivelazioni sorprendenti.

Prodotta da Arthemisia con Palazzo Ducale di Genova, la mostra aprirà il 16 novembre 2023.

Dal 16 novembre 2023 al 1 aprile 2024, a Palazzo Ducale di Genova saranno esposti i capolavori di una delle artiste più amate di sempre, dalla vita appassionante, tragica, ricca di colpi di scena e successi straordinari.

È Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli 1653), importante esempio di tenacia e genialità, donna dalla vita tutt’altro che facile, segnata dalla prematura scomparsa della madre, dal contesto sociale che non le permette di affermarsi come pittrice, fino al traumatico stupro.

Una donna che, con la maestria del suo pennello, è riuscita a rappresentare il suo controverso rapporto con gli uomini a partire da quello intenso e travagliato con il padre Orazio Gentileschi – suo maestro, grande pittore dell’epoca e amico di Caravaggio – trasformatosi poi in rivalità fino alla riconciliazione negli ultimi anni. Orazio e Artemisia sono raccontati attraverso confronti serrati tra tele con lo stesso soggetto, per comprendere come la ragazza abbia potuto superare il linguaggio del padre. I due artisti sono anche messi in dialogo con lo stile del Caravaggio.

Tra vicende familiari appassionanti, soluzioni artistiche rivoluzionarie, immagini drammatiche e trionfi femminili, la mostra – a cura di Costantino D’Orazio con la collaborazione di Anna Orlando - offre l’opportunità di vedere raccolti oltre 50 capolavori sparsi in tutta Europa, opere che permettono di delineare un ritratto preciso della personalità complessa di una delle artiste più celebri al mondo.

La mostra è promossa e organizzata da Arthemisia con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova e Regione Liguria.

La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura e come special partner Ricola.

Catalogo edito da Skira e a cura di Costantino D’Orazio.


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